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in basso a sinistra all'incontrario: Sonia Squillaci/ 2007
in basso a destra scritto all'incontrario: Sterilità
Le raffigurazioni di frutta e ortaggi sono una costante delle opere di Sonia Squillaci. Zucche, melanzane e peperoni rivelano l’attrazione da parte dell’artista per le forme piene, ovoidali, insieme a quelle oblunghe e ricurve, che sembrano alludere agli organi femminili e maschili della generazione. L’artista, infatti, rifugge da qualsiasi oggetto geometrico lineare. La melanzana è certamente il soggetto preferito, soprattutto per il colore nero-violaceo, che la Squillaci cerca di trasmettere su carta attraverso la tecnica incisoria del carborundum, che si caratterizza, appunto, per l’inchiostro nero profondo. Inoltre, questo ortaggio, essendo particolarmente diffuso nell’Italia meridionale, costituisce un ricordo delle origini siciliane della famiglia di provenienza. Nell’opera in esame, la melanzana presenta, invece di un aspetto sano, una sorta di menomazione che la rende innaturalmente doppia, forse mutila, tanto da suggerire, come da titolo, una condizione di infertilità. Nel catalogo della mostra personale Mater Tellus del 2006, tenuta nei locali della galleria Colussa di Udine, incentrata su questi soggetti, l’artista compare nelle fotografie quasi sempre con il proprio bambino in braccio, presentandosi in tutta evidenza come donna e madre. Il potere creativo si estrinseca tanto nell’arte quanto nella vita personale, artista e donna sono parti inscindibili della sua personalità. Il dato biografico, assunto come tributo alla maternità, acquista dunque, valenza universale (a cura di Matteo Colovatti, 2016).