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in basso al centro: Achille Stennio / "Preparato con vigile cura moralmente e materialmente il suo / reggimento, pieno di fede nella vittoria, alla testa delle / prime schiere lanciava violentemente due suoi battaglioni / all'assalto di una solida posizione nemica. Sulla trincea / occupata, fieramente eretto sui più avanzati approcci, / incitava e dirigeva l'affluire dei rincalzi, non curante dei / proiettili e delle bombe che numerose scoppiavano intorno, / dicendo essere quello il suo posto per dividere il pericolo / dei suoi soldati. / Colpito mortalmente al petto da un proiettile di mitra- / gliatrice, agli ufficiali accorsi che tentavano celargli la / gravità del suo stato fieramente rispondeva. "Io muoio, / ma la vittoria è nostra" e spirava gridando "Viva l'Italia" / Devetaki, 17 settembre 1916
figurazione, in basso a destra: Greganti
Carolei G./ Greganti G./ Modica G., Le medaglie d'oro al valor militare 1915-1916, Roma 1968