Maestro FG, XVI

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
Alessandro e la regina delle amazzoni
Autore
Maestro FG (notizie 1540/ 1550) - incisore
Primaticcio Francesco (1504/ 1570) - inventore
Cronologia
1545 ca - 1550 ca
Materia e tecnica
carta/ bulino
Misure impressione
mm - altezza 245, larghezza 243
Misure foglio
mm - altezza 252, larghezza 250
Codice scheda
S_8529
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

angolo inferiore sinistro in una targhetta: GF [al contrario]

in alto a destra sulla cornice del baldacchino: A FONTANA BLEO BoL

L’iscrizione “A FONTANA BLEO BoL” indica la derivazione della composizione da una delle invenzioni che il pittore bolognese Francesco Primaticcio, soprannominato in Francia “Bologna”, ideò per la decorazione pittorica del castello di Fontainebleau. La stampa raffigurante l'Incontro di Alessandro Magno con Talestri regina delle Amazzoni deriva da un disegno conservato al Louvre, che si presenta nello stesso verso e con le stesse dimensioni dell'incisione. All'Albertina di Vienna si trova invece uno schizzo a gesso relativo solo alla metà sinistra della scena, sviluppata con l'aggiunta di ulteriori figure. La composizione fu elaborata dall'artista bolognese per la decorazione della Camera della duchessa d'Étampes nel castello di Fontainebleau. La stanza, che aveva preso il nome dalla favorita del re Francesco I, Anne d'Heilly de Pisseleu, duchessa d' Étampes, fu decorata da Primaticcio tra il 1541 e il 1544 con un ciclo ispirato alla vita e alle gesta di Alessandro Magno che si è conservato solo in minima parte, a causa dei molti interventi di ristrutturazione subiti dall'ambiente. Stando alle fonti più antiche l'affresco con l'Incontro di Alessandro e Talestri, derivato dalla Storia di Alessandro di Quinto Curzio in cui si narra come la regina delle Amazzoni fosse ansiosa di incontrare il grande condottiero per generare con lui un figlio che ne avrebbe ereditato il vasto impero, si trovava originariamente sopra il camino e venne distrutto intorno alla metà del XVIII secolo in seguito all'apertura di una scala. Come suggerisce la stretta aderenza compositiva e stilistica ai modelli delle sue stampe, il Maestro FG ebbe probabilmente accesso diretto ai disegni originali del Primaticcio, confermando l'importanza che il pittore bolognese attribuiva alla riproduzione a stampa delle proprie invenzioni, non a caso affidate anche ad alcuni tra i principali acquafortisti attivi nell'ambiente di Fontainebleau, quali Antono Fantuzzi e Léon Davent.

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BIBLIOGRAFIA

Bragaglia Venuti C., Schede, in Stampe del XV e del XVI secolo, Gorizia/ Torino 2011