Graffico Camillo, XVI

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
Sacra Famiglia con san Giovannino
Autore
Graffico Camillo (1565 ca./ 1615) - incisore
Goltzius Hendrick (1558/ 1617) - inventore
Editore
Graffico Camillo
Cronologia
1593
Materia e tecnica
carta/ bulino
Misure impressione
mm - altezza 473, larghezza 353
Misure foglio
mm - altezza 495, larghezza 390
Codice scheda
S_8535
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

in basso al centro: Camilus Graficus fecit et excudit Romae" / C. G. F.

nel margine in basso: PRÆCVRSOR DOMINI LACTANTIS ABVBERE MATRIS / BLANDITVR PVERO PVER ET COLLVDIT AMICE / QVEM PRAECOGNOVIT SALIENS VTERO ABDITVS HVNC ET / INDICE MONSTRAVIT DIGITO CRESCENTIBVS ANNIS

Incisore di riproduzione ancora poco studiato, Camillo Graffico non realizzò solo immagini devozionali, ma in molti casi si cimentò nella copia di celebri stampe di altri artisti. Nel caso del foglio in esame, impresso con inchiostro rosso, il modello, ripreso in controparte, è costituito da una delle tavole della "Vita della Vergine" di Hendrik Goltzius. Le sei incisioni che il maestro olandese ideò come prova di virtuosismo, rievocano nello stile e nella tecnica esecutiva le opere dei grandi artisti del Rinascimento che egli aveva ammirato durante il suo viaggio in Italia. Nella composizione raffigurante la "Sacra Famiglia", eseguita nel 1593, sono chiaramente riconoscibili i modi del pittore urbinate Federico Barocci, mediati anche attraverso la conoscenza delle incisioni di Cornelis Cort. La posa della Vergine e il volto del Bambino sono memori della "Madonna del gatto" della National Gallery di Londra, mentre l'impostazione piramidale della composizione al di sotto del grande albero sembra ispirata al "Riposo durante la fuga in Egitto", dei Musei Vaticani, opere che conobbero una grandissima popolarità proprio grazie alle traduzioni a stampa realizzate da Cort nel 1575 e nel 1577. Il grande successo della serie di Goltzius è attestato dalle numerose copie che furono tratte da ciascuna delle sei stampe. Nessun repertorio, tuttavia, cita questa derivazione di Camillo Graffico, di cui si conserva un esemplare anche al Museo Correr di Venezia.

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BIBLIOGRAFIA

Bragaglia Venuti C., Schede, in Stampe del XV e del XVI secolo, Gorizia/ Torino 2011