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in alto al centro entro cartiglio: CAROLUS / VI / ROMANORUM IMPE / RATOR
in alto al centro in un nastro: CONSTANTIA ET FORTITUDINE
sullo scudo a sinistra: PACIS / IN UTROQUE
sullo scudo in basso a destra: BELLIQUE ARBITRO / CAESAR
in basso a sinistra sulla cornice: P. Rugendas invenit del. sc. et excudit A.V.
nel margine in basso a sinistra: THESES PROEMIALES / De Natura et Objecto Logicae / quas in Caesareo Soctis IESU Lycaeo Goritiae / Anno MDCCXXXI Mense Die / Publice propugnandas Suscepit
nel margine in basso al centro: Illustrissimo ac Excellentissimo Domino Domino / ORPHEO / S.R.I. Comiti de Strasoldo [...]
nel margine in basso a destra: Illme et Excellme Dne Dne Comes [...]
La stampa è un esempio di "Thesenblatt" o "foglio di tesi", costituito da una parte figurata (realizzata quasi sempre alla maniera nera) ed una parte scritta, realizzati mediante matrici diverse (una per l’immagine e una o più per i testi sottostanti). Utilizzati tra il XVII e il XVIII secolo in occasione di esercitazioni accademiche, dispute filosofiche e discussioni di laurea soprattutto nelle scuole ed università della Compagnia di Gesù, i Thesenblatter venivano espsoti come manifesti, mandati come invito, distribuiti come programma della cerimonia o inviati come ricordo. La stampa è un’invenzione originale del pittore e incisore di Augusta Georg Philip Rugendas (1666-1742), capostipite di una prolifica famiglia di artisti, attivi ancora nel XIX secolo, specializzato nella rappresentazione di cavalieri, battaglie e scuole di equitazione. Se la figura del sovrano, ancora piuttosto giovane, con il bastone del comando sul fianco e la marsina, inverosimilmente indossata sopra l’armatura, sembra dipendere dal ritratto realizzato da Francesco Solimena nel 1707, quando Carlo sedeva ancora sul trono di Spagna, è proprio nella rappresentazione del cavallo che si esprimono l’abilità dell’artista e la sua profonda conoscenza dall’arte equestre. I concetti di costanza e forza, menzionati nel cartiglio, sono espressi dalla capacità dell’imperatore di impegnare il suo destriero in una complessa figura di alta scuola, non la tradizionale “levade”, ma un altrettanto difficile “passage”, un passo cadenzato ed elegante che doveva offrire un’impressione di regolarità e armonia .
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Malni Pascoletti M., I Thesenblätter: ovvero i "poster" dell'età barocca / schede, in L'arte nel segno. Uno sguardo alla collezione di stampe della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Gorizia 1998
Coronini Cronberg G., Schede, in Maria Teresa e il Settecento Goriziano, Gorizia 1982