Rugendas Georg Philipp, XVIII

Oggetto
stampa di invenzione
Soggetto
ritratto di regnante: Carlo VI d'Asburgo a cavallo
Titolo
Carolus V romanorum imperator
Autore
Rugendas Georg Philipp (1666/ 1742) - inventore/ disegnatore/ incisore
Cronologia
1731
Materia e tecnica
carta incollata su tela/ maniera nera
Misure foglio
mm - altezza 940, larghezza 682
Codice scheda
S_8543
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

in alto al centro entro cartiglio: CAROLUS / VI / ROMANORUM IMPE / RATOR

in alto al centro in un nastro: CONSTANTIA ET FORTITUDINE

sullo scudo a sinistra: PACIS / IN UTROQUE

sullo scudo in basso a destra: BELLIQUE ARBITRO / CAESAR

in basso a sinistra sulla cornice: P. Rugendas invenit del. sc. et excudit A.V.

nel margine in basso a sinistra: THESES PROEMIALES / De Natura et Objecto Logicae / quas in Caesareo Soctis IESU Lycaeo Goritiae / Anno MDCCXXXI Mense Die / Publice propugnandas Suscepit

nel margine in basso al centro: Illustrissimo ac Excellentissimo Domino Domino / ORPHEO / S.R.I. Comiti de Strasoldo [...]

nel margine in basso a destra: Illme et Excellme Dne Dne Comes [...]

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La stampa è un esempio di "Thesenblatt" o "foglio di tesi", costituito da una parte figurata (realizzata quasi sempre alla maniera nera) ed una parte scritta, realizzati mediante matrici diverse (una per l’immagine e una o più per i testi sottostanti). Utilizzati tra il XVII e il XVIII secolo in occasione di esercitazioni accademiche, dispute filosofiche e discussioni di laurea soprattutto nelle scuole ed università della Compagnia di Gesù, i Thesenblatter venivano espsoti come manifesti, mandati come invito, distribuiti come programma della cerimonia o inviati come ricordo. La stampa è un’invenzione originale del pittore e incisore di Augusta Georg Philip Rugendas (1666-1742), capostipite di una prolifica famiglia di artisti, attivi ancora nel XIX secolo, specializzato nella rappresentazione di cavalieri, battaglie e scuole di equitazione. Se la figura del sovrano, ancora piuttosto giovane, con il bastone del comando sul fianco e la marsina, inverosimilmente indossata sopra l’armatura, sembra dipendere dal ritratto realizzato da Francesco Solimena nel 1707, quando Carlo sedeva ancora sul trono di Spagna, è proprio nella rappresentazione del cavallo che si esprimono l’abilità dell’artista e la sua profonda conoscenza dall’arte equestre. I concetti di costanza e forza, menzionati nel cartiglio, sono espressi dalla capacità dell’imperatore di impegnare il suo destriero in una complessa figura di alta scuola, non la tradizionale “levade”, ma un altrettanto difficile “passage”, un passo cadenzato ed elegante che doveva offrire un’impressione di regolarità e armonia .

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BIBLIOGRAFIA

Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021

Malni Pascoletti M., I Thesenblätter: ovvero i "poster" dell'età barocca / schede, in L'arte nel segno. Uno sguardo alla collezione di stampe della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Gorizia 1998

Coronini Cronberg G., Schede, in Maria Teresa e il Settecento Goriziano, Gorizia 1982

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