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in basso al centro: Il Comandante la Compagnia / ci manda a dire ai suoi soldà / che l'è ferito e sta per morire / e che lo vengano a ritrovà. – / [...] / "O con le scarpe o senza scarpe / i miei Alpini li voglio qua." / [...] / "E io comando che il mio cuore / in cinque pezzi dovete taglià. / [...] / Quinto pezzo alle montagne / che le fiorisca di rose e di fior."
a destra: Questa canta / nata / l'anno 1535, / [...] / dai liberi campi / di battaglia agli / angusti spazi del / martirio –
in basso a sinistra: 1919/1943
in basso a destra: Paolo Caccia / Dominioni
La stampa deriva da un disegno composto dall'autore nel 1919, di cui una versione, disegnata su un foglio di carta Fabriano con filigrana datata 1941, è incollata, assieme all'incisione in esame, su un cartoncino con le indicazioni cronologiche delle due opere: rispettivamente il 1919 per l'invenzione e il 1943 per la sua traduzione in incisione. La stessa composizione, con varianti, apportate sia all'immagine sia al testo, verrà ripetuta dall'autore in un disegno, firmato e datato 1972, edito in Stefanon, 2021, p. 113, e nel catalogo della mostra di Milano in memoria di Elena Caccia Dominioni (2003, p. 59).
Stefanon G., Un uomo. Paolo Caccia Dominioni, in Rivista Militare, Roma 2021
P.C.D. 1915-1986, P.C.D. 1915-1986. Disegni di Paolo Caccia Dominioni, Abbiategrasso (Milano) 2003