Carpaccio Benedetto, XIX

Oggetto
stampa colorata a mano di riproduzione
Soggetto
Madonna con Bambino in trono tra san Giusto e san Sergio
Titolo
La Madonna del porto di Trieste
Autore
Carpaccio Benedetto (1500 ante/ post 1560) - inventore
Turconi Giovanni Battista (notizie 1857-1858) - disegnatore
Cronologia
1850 ca - 1860 ca
Materia e tecnica
carta/ litografia, pittura ad acquerello
Misure impressione
mm - altezza 173, larghezza 278
Misure foglio
mm - altezza 385, larghezza 542
Codice scheda
S_124713
Collocazione
Trieste (TS)
Sede del Dipartimento studi umanistici
smaTs. Archivio degli scrittori e della cultura regionale. Lascito Fonda Savio
Iscrizioni

Si tratta della copia del dipinto "La Madonna del porto di Trieste" di Benedetto Carpaccio, firmato e datato 1540, conservato nella navata sinistra della Cattedrale di San Giusto a Trieste.
Benedetto Carpaccio (Venezia 1500 ca. - Capodistria post 1560), figlio di Vittore, è documentato a Venezia nel 1530 e poi risulta attivo a Capodistria, dove risiedeva e aveva bottega.
La presente stampa è stata eseguita in occasione del restauro del dipinto eseguito da Giacomo Tonegutti (Belluno 1803 - Trieste 1863), su commissione del Comune di Trieste; lo stesso Tonegutti dedicò la stampa all'illustre Municipio della città di Trieste (vedi iscrizione). Il disegno è stato realizzato da Giovanni Battista Turconi (pittore fotografo residente e attivo a Trieste a metà Ottocento), mentre la litografia da V. Stranski.
L'opera riprende in modo fedele il dipinto per quanto riguarda il soggetto ma si discosta da esso per i colori.
Si tratta di una Madonna del Latte, infatti la Vergine è colta nell'atto di allattare il Bambino, affiancata da angeli e Santi: a sinistra San Giusto e a destra San Sergio, rispettivamente patrono e patrono secondario della città di Trieste.
San Giusto è rappresentato con il modellino della città di Trieste nella mano destra e la palma del martirio nella mano sinistra, mentre San Sergio con l'alabarda nella mano destra e si appoggia con la sinistra sullo scudo con l'alabarda che è a terra.

BIBLIOGRAFIA

De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024

Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)