in basso al centro su podio: Ditio Sub Ducis Venet. / Regimine / Laguna e Dogado / di Venezia / Le Dogade de Venise
in basso a destra nel cartiglio: E QUITI / ALOYSIO MOCENICO / SERENISSIMI ALOYSII / VENETIARUM DUCIS / FILIO NATU MAJORI / QUEM SIBI IN MECENATEM / AMPLISSIMUM COOPTAVIT / Marcus Sebastianus Giampiccoli / felicibus votis / humillime nuncupat / atque offert.
in basso a destra: Venetiis apud Giampiccoli et incidit
in basso a sinistra: Miglia italiani
in basso a destra: 1700
sul verso, in alto a sinistra: 1/8
sul verso, in alto a sinistra: CG064
La mappa è opera di Marco Sebastiano Giampiccoli, più famoso per le sue incisioni. Si ricordano, in particolare, la "serie di quarantadue Vedute di Venezia, da invenzioni di Antonio Canal, detto il Canaletto, Michele Marieschi e altri artisti, dedicate a patrizi veneti e spesso arricchite da raffinate cornici di gusto rococò incise da Pietro Antonio Novelli e quella di ventiquattro Prospetti di chiese veneziane derivate da disegni dello stesso Giampiccoli". Si conoscono anche sei carte geografiche: Luigi Alpago-Novello (1940) elenca "La Provincia di Feltre", "La Provincia del Cadore", "La Provincia del Friuli", "Carta geografica della Patria del Friuli", "La Provincia della Cargna".
Alpago Novello L., Gli incisori bellunesi: Saggio storico-bibliografico, in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia 1940, n. 99, parte 2