organo, Steinmeyer Georg Friedrich, bottega triestina, sec. XIX

L'organo è racchiuso in una cassa traforata nello stile dell'architettura neogotica: due torri laterali con pinnacoli e guglie delimitano la trifora centrale (di cui la parte mediana è a due ordini con "organetti morti") caratterizzata da archi ogivali e inflessi, talvolta sovrapposti e raccordati da cerchi con quadrilobi. Tutte le strutture sono decorate da architetture e lobature traforate ed intagliate da motivi cruciformi rampanti sugli archi, pennacchi e guglie. L'ampia cantoria è sostenuta da travi e colonne lignee; il poggiolo è scandito da pannelli con bifore trilobate cieche.

L'organo, costruito da Georg Friedrich Steinmeyer di Oettingen in Baviera, venne inaugurato nello stesso giorno, I novembre 1874, in cui veniva aperta al cultola nuova chiesa, che segnava una indubbia prova di vitalità della Comunità tedesca di Confessione Augustana. Suonarono l'organista della Comunità, Merk, ed il violinista Julius Heller. Dell'organista, di cui ignoriamo il nome di battesimo ed il suo curriculum, Kugy ha scritto ch fu «il primo buon organista che potei ascoltare e vidi sonare» e che faceva l'insegnante di pianoforte. Su questo strumento si esercitava Julius Kugy e qui, a cominciare dal 1889, furono presentate per la prima volta a Trieste alcune composizioni organistiche di Bach, sotto gli auspici dello Schillerverein (ma anche molti altri concerti sinfonico-corali). Tra gli esecutori figuravano lo stesso Kugy e Federico Provini.