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K.u.k. Hof Orgel-Fabrik Gebrűder Rieger Jägerndorf Opus 1205
L'organo a vista, collocato in cantoria sopra l'ingresso di fondo, si basa su un mobile dipinto, con un'alta trabeazione dipinta a finto marmo, decorata da paraste con capitello. La cantoria presenta parapetto moderno in tavolato di legno sagomato geometricamente nella parte centrale.
La presenza di un organo nella chiesa di San Silvestro nel 1808 è testimoniata da A. Cratey. Questo strumento antico, "vecchio ed imperfetto", fu sostituito nel 1847 da un organo costruito da Carl Hesse, donato alla Comunità Elvetica dal triestino Alberto Maurizio André. In quale data precisa l'organo Hesse sia stato sostituito dallo strumento della ditta Rieger non ci è stato possibile appurare per una lacuna esistente nei documenti dell'archivio della Comunità Elvetica. Nel Catalogo Rieger è registrato nel 1905. Durante la prima guerra mondiale le canne di prospetto dell'organo Rieger furono sequestrate; vennero ripristinate verso il l 922, probabilmente dalla ditta Zanin. Nel 1927-28, nel corso dei lavori di restauro della chiesa, fu "ridotta al minimo la cantoria che originariamente arrivava fino a metà della chiesa". Fu eliminata anche la cassa dell'organo "per lasciare tutto scoperto il bel rosone a facciata. Altrettanto importante fu il lavoro di trasformazione dell'organo che si può dire quasi rinnovato. Fu lo Zanin di Codroipo[ ... ] a mutare la posizione delle canne, a cambiare i registri per renderli più dolci, ed aggiungere allo strumento la cassa espressiva che vi mancava. Nel 1990 la Comunità Elvetica, consideralo che lo strumento passava da un ritocco all'altro, decise di affrontare un restauro radicale. Nel gennaio del 1991 l'organaro Francesco Zanin di Gustavo presentò un progetto che prevedeva lo smantellamento del Rieger e della cantoria che lo conteneva. "La nuova collocazione scriveva lo Zanin sarà sulla parete sinistra della zona absidale, come da schizzi già inviati". La basilica ha riacquistato così tutta la sua bellezza architettonica. La composizione fonica consigliata dai consulenti musicali della Comunità e principalmente dal maestro Giuseppe Zudini, prevedeva il restauro della fonica, del sistema trasmissivo in meccanico sospeso, la variazione di alcuni registri. Da qui tutta una serie di inevitabili conseguenze: rifacimento dei somieri, diverse pressioni, rifacimento della consolle e quant'altro occorreva rifare e correggere. Lo strumento a lavori conclusi si presenta ora con una disposizione certamente migliore, ma che ha ben poco da spartire con la precedente.
Radole G., La Diocesi di Trieste, Udine: Pizzicato Edizioni musicali 2002
Radole G., Schede, in Organi restaurati del Friuli-Venezia Giulia. Interventi di restauro della Regione Friuli-Venezia Giulia dal 1976 al 1993., Udine 1994, 23