Opificio Fàrie di Checo, Cercivento

Localizzazione
Cercivento (UD) Cercivento Inferiore
Oggetto
fucina
Denominazione
Opificio Fàrie di Checo
Altra denominazione
La Fàrie, Museo della Fàrie di Checo
Ambito culturale
ambito carnico
Uso storico
officina da fabbro
Uso attuale
museo
Codice scheda
A_582

1426/06/10
Prima citazione in un documento di proprietà. Edificio isolato ad un livello, adiacente all'ex-mulino, ma ben più antico; l'accesso avviene attraverso il mulino stesso. Di forma rettangolare presenta due corpi sporgenti, uno verso nord e l'altro sul fianco ovest; sul lato est invece scorre la roggia dalla quale proveniva la forza motrice per le macchine (maglio, etc.)

1670/00/00 - 1783/00/00
Citazioni della Farie in diversi documenti datati 1670, 1711, 1783.

1902/00/00 - 1902/00/00
La denominazione attuale "Fàrie di Checo" risale al penultimo proprietario Francesco Dassi detto Checo, che acquistò l'edificio nel 1902 e vi lavorò fino al 1955. In seguito la proprietà passò al figlio Francesco, detto Checut, che continuò l'attività con il nipote Candido Silverio fino al 1966.

1966/01/00 - 1966/01/00
Nel 1966 ha termine l'attività produttiva della Fàrie. La roggia, che fornisce la forza motrice per il funzionamento delle attrezzature della Fàrie, viene danneggiata dall'alluvione del gennaio di quell'anno.

1976/00/00 - 1976/00/00
Gli eventi sismici del 1976 provocano danni alla struttura muraria dell'edificio ed alla copertura.

1984/00/00 - 1984/00/00
Il propritetario sig. Candido Silverio dona l'edificio alla Comunità Montana della Carnia.

1987/00/00 - 1990/00/00
Intervento di restauro dell'edificio, dei congegni idraulici, degli oggetti, eseguito dal 1987 al 1990.

1990/09/29 - 1990/09/29
Il 29 settembre del 1990 viene aperto il piccolo Museo di cultura materiale. Il Museo è inserito nel sistema museale CarniaMusei. Ospita gli antichi congegni - funzionanti, come un tempo, con la forza dell'acqua della roggia -, gli attrezzi da fabbro, un campionario di lavori eseguiti nella fucina.

Edificio a pianta irregolare, con pareti portanti in pietrame. E' costituito da due corpi contigui, il principale con copertura a due falde, il secondario con copertura a una falda. Sul lato sud si attesta il fabbricato dell'ex mulino, di proprietà privata.

BIBLIOGRAFIA

Vezzi C., La Farie di Checo a Çurçuvint. Un’antica bottega fabbrile a Cercivento, in tiere furlane/ terra friulana, s.l. 2010

Comunità Montana della Carnia, Guida alle mostre e collezioni permanenti della Carnia, Tolmezzo (UD) 2010

Pignat R., Architettura della Carnia. Valli di tempo e di pietra, Tolmezzo (UD) 2004

Cercivento Catalogo, Cercivento. Catalogo dei beni culturali, Passariano di Codroipo (UD) 1998, n.28 Quaderni del Centro

Casanova P., La Farie di Checo, in Cercivento. Catalogo dei beni culturali, Passariano di Codroipo (UD) 1998, n.28 Quaderni del Centro

Della Pietra E./ Dassi G./ Molfetta D., Cercivento 76-96, Tavagnacco (UD) 1996

Casanova P. / Zanier D., Fuoco e ferro. Energia e lavoro nella "Fàrie di Checo", 1995

Casanova P., La fàrie di Checo, in Cultura materiale in Carnia. Fonti, ideologia, realtà, Udine 1993

Molfetta D., Gli opifici idraulici e la fluitazione del legname nell'alto But, Tolmezzo (UD) 1986

Dove si trova