Villa di Colloredo Mels, Codroipo

Il complesso si compone del corpo dominicale a pianta rettangolare allungata e sviluppato su due piani con mezzanino, delle due barchesse ad esso ortogonali e del fabbricato a corte verso ovest. Il corpo padronale presenta una facciata principale tripartita e scandita da sette assi di aperture. All'estremità si trovano due torrette che costituiscono gli elementi di connessione con le barchesse a due piani. Il giardino e un ampio parco circondano il complesso. Al suo interno non è organizzata attorno al salone centrale, come farebbe supporre la facciata, ma è costituita da tre sale passanti larghe quanto il corpo di fabbrica. La facciata principale è articolata su due piani fuoriterra con mezzanino ed è scandita da sette assi di aperture disposti secondo il ritmo 1- 5-1 che crea una tripartizione del fronte. L'asse centrale di simmetria è segnato dal portale d'accesso con arco a tutto sesto e cornice in bugnato; un portone vetrato, con inferriata in ferro battuto, lascia intravedere l'interno della sala e il giardino retrostante. Al piano nobile si apre una porta finestra con arco lapideo a tutto sesto e balaustra in pietra. Le altre finestre del primo piano sono sormontate da una cornice. Le aperture del piano mezzanino, invece, sono quadrate e prive di cornice. La linea di gronda è marcata da cornicione con motivo a dentelli. La facciata rivolta verso il parco ha conservato il carattere semplice della casa padronale. Un corpo sporgente con camino indica la posizione della cucina. Alle estremità del corpo dominicale si trovano le due torrette che costituiscono gli elementi di connessione con le barchesse. Hanno copertura a padiglione cornicione a dentelli. Le barchesse sono a due piani. L'edificio di sinistra è di notevoli dimensioni e ricorda i folador. Si apre verso la strada con due portali bugnati. L'altra barchessa si affaccia su corte interna chiusa da edifici rustici. Un'antica meridiana sulla facciata verso la corte riporta la data 1670. Una seconda meridiana, murata, si trova sulla parete verso la strada. I rustici costituiscono una cortina continua che prosegue sulla strada verso la chiesa e si congiunge all'altra parte del borgo. La villa si affaccia su un piccolo giardino con vera da pozzo che riporta lo stemma di famiglia. Il giardino è racchiuso da un recinto con pilastrini e inferriate. il cancello principale reca lo stemma di famiglia. Sul retro si estende il parco, ricco d'alberi ad alto fusto, delimitato da un muro in sassi che in origine costituiva il recinto del brolo.

L'edificio, appartenente alla famiglia Colloredo Mels fin dalla sua edificazione, non ricopriva inizialmente funzioni di rappresentanza non essendo Muscletto un loro feudo, bensì una proprietà amministrata dalla famiglia Strassoldo. Per questo motivo nel XVI sec. fu costruito un edificio padronale di modeste dimensioni con annessi numerosi rustici organizzati attorno ad una corte e con un lungo viale di accesso attraverso i campi. Nel corso del Settecento i Colloredo Mels vollero cambiare l'immagine modesta della villa ampliandola e arricchendola, così da farne un luogo di rappresentanza. In questa occasione venne modificata la facciata secondo gli stilemi veneti; si aggiunsero le due torri laterali e le ali che racchiudono il giardino. Nei documenti d'archivio del Seicento non si fa riferimento al parco, mentre in quelli del Settecento si menziona l'annessione di un giardino, di un orto e un brolo. Probabilmente il parco era in origine di dimensioni inferiori rispetto all'attuale e venne ampliato nel corso dell'Ottocento con aggiunta dello stagno per pesca. La villa, i rustici e il parco dopo la morte dell'ultimo discendente della famiglia Colloredo Mels di Muscletto sono passati al cugino.