Casa Wassermann, Gradisca d'Isonzo

Localizzazione
Gradisca d'Isonzo (GO)
Oggetto
casa
Denominazione
Casa Wassermann
Ambito culturale
maestranze locali
Uso attuale
casa di civile abitazione - esercizio commerciale
Codice scheda
A_1950

A pianta rettangolare, Casa Wassermann è stata oggetto di modifiche al piano terra per contingenze commerciali, ma conserva ancora la tripartizione in pianta leggibile, sebbene non perfettamente simmetrica, anche in alzato. Un androne centrale, raggiungibile dal portale centinato, permette l’accesso alla corte interna e agli ambienti laterali, nonché al corpo scala, collocato a Nord-Ovest dell’edificio. Sviluppata per quattro livelli fuori terra, Casa Wassermann non presenta in facciata un apparato decorativo molto ricco, se messa a confronto con il coevo e più fastoso Palazzo de’ Comelli - Stuckenfeld, a poca distanza dalla prima. Il piano terra si contraddistingue per il portale a sesto ribassato, con piedritti e ghiera a bugne sfalsate in parte con finitura rustica, delle quali le due più prossime alla chiave di volta sporgenti e piegate, ad interrompere idealmente la cornice trabeata ed incorniciare il mascherone barbuto in chiave. I fori porta e finestra attigui, sebbene simmetrici rispetto al primo, sono evidentemente oggetto di modifiche successive e prive di caratteri peculiari, fatta eccezione per un basso rivestimento dello due vetrine con lastre in pietra. I piani primo e secondo, invece, presentano fori finestra rettangolari, individuati da cornice lapidea, davanzale e trabeazione modanati e lievemente aggettanti, anch’essi in pietra. Al piano secondo le due finestre più a Est presentano altezza lievemente inferiore: tale dettaglio supporta l’ipotesi dell’accorpamento di fabbriche preesistenti di cui prima. Infine, il terzo e ultimo livello si caratterizza per finestre quadrate prive di elementi distintivi. Le restanti superfici sono intonacate e tinteggiate di colore grigio chiaro.

Casa Wassermann si colloca nell’insula urbana al margine occidentale del centro storico, racchiusa dalle vie Antonio Bergamas e Dante Alighieri, dalla stretta calle Corona e, a Ovest, dai giardini pubblici. Edificata con buona probabilità già nella prima fase di realizzazione della fortezza sul finire del secolo XV (come testimoniato dall’asimmetria della facciata), l’architettura è forse il risultato di accorpamenti e modifiche avvenuti nel corso del XVII secolo. Risale all’epoca del governo degli Eggenberg il periodo aureo per la cittadina isontina, quando nei decenni dal 1647 al 1717 Gradisca conobbe un rilevante sviluppo dal punto di vista economico, civile, demografico ed urbanistico. È al periodo eggenbergico, appunto, che si deve la trasformazione della città da borgo fortificato a cittadella residenziale, arricchita da palazzi dall’aspetto signorile adatti ad accogliere una nobiltà sempre più numerosa, interessata a dotarsi di abitazioni consone per aspetto e sicurezza. Fra il 1650 ed il 1750 circa vennero quindi edificati quasi tutti i palazzetti nobiliari più rappresentativi ancora oggi presenti all’interno del centro storico: entro la fine del XVIII secolo era verosimilmente già terminata la realizzazione del fastoso Palazzo de’ Comelli-Stuckenfeld, che rappresenta uno degli edifici più imponenti e qualificati della fortezza, e di fabbricati più contenuti nelle dimensioni e nei decori come Casa de’ Portis e Casa de’ Salamanca. Casa Wassermann è, come detto, il risultato dell’unione di due edifici: l’asimmetria della facciata e il mancato allineamento delle aperture (pur accomunate dalle medesime soluzioni decorative) avvallerebbero l’ipotesi di un accorpamento, operazione comune ad altre architetture coeve, trasformate a cavallo dei secoli XVII e XVIII e caratterizzate da soluzioni formali analoghe (ad esempio, il portale centinato a bugne sfalsate). Tuttavia, all’interno della cornice di una finestra è leggibile la data 1578, che sosterrebbe invece la supposizione di preesistenze riadattate a nuove necessità. Il piano terra, sebbene conservi la tripartizione originaria, è stato invece oggetto di modifiche per ragioni commerciali, che hanno portato all’alterazione dei fori architettonici e alla perdita dei caratteri originari. Infine, la casa è stata di recenti interventi di manutenzione, negli anni ’80 del secolo scorso.

L'edificio, distribuito su tre livelli e piano sottotetto, presenta strutture in elevato in muratura continua mista, in laterizio e pietra, intonacata e tinteggiata di colore giallo crema. La copertura è a falde con manto di copertura in coppi, in laterizio.

BIBLIOGRAFIA

Corbellini R./ Masau Dan M., Gradisca 1479-1511: storia di una fortezza, Gradisca d'Isonzo (GO) 1979

Masau Dan M., Fortezza di Gradisca. Gradisca d'Isonzo/ Gorizia, Reana del Rojale 1986

GRADISCA, Gradisca : città fortezza, città giardino, Monfalcone (GO) 1999

VENEZIA NON GUERRA, "Venezia non è da guerra." L'Isontino, la società friulana e la Serenissima nella guerra di Gradisca (1615-1617), Udine 2008

Dove si trova