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L'originale facciata barocca in pietra bianca, eseguita nel 1759, si deve all'architetto milanese Paolo Baroffi; è suddivisa in due parti, quasi a rappresentare uno scenario: la parte inferiore ha carattere prettamente classico, e si presenta rigorosa nella sua struttura, appena mossa dalle piccole nicchie e da quattro lesene. Interrotta all'altezza di due terzi da una imponente cornice, la facciata rivela nella parte superiore un insolito coronamento di tipo rococò dal linearismo morbido e flessuoso. All'interno della Chiesa, l'Altare Maggiore, del 1804, fu probabilmente opera dei Mattiussi scultori udinesi: di architettura piuttosto elaborata, termina in alto con una piccola cupola a cipolla e nel paliotto presenta la raffigurazione a bassorilievo della Cena di Emmaus. I due altari laterali risalgono entrambi al XVIII secolo. Il primo, dedicato alla Beata Vergine del Rosario (in cornu epistolae), è impreziosito da una statua della Madonna con Bambino in legno policromo del XX secolo. Il secondo, dedicato a S. Gottardo (in cornu evangelii), realizzato con diversi tipi di marmo, è arricchito da un tabernacolo di grande effetto e di squisita fattura, rivestito da un intarsio marmoreo policromo (datato 1704) e da una pala del 1825 dipinta dal celebre pittore goriziano Giuseppe Tominz. Il presbiterio è decorato con affreschi di Giulio Iustulin eseguiti nel 1902: incantevoli le raffigurazioni delle famiglie di artigiani e contadini eseguite nella scena del Sacro Cuore.