organo, Zanin Valentino, bottega friulana, sec. XIX

L'organo, collocato in cantoria sopra la porta d'ingresso, è racchiuso in una sobria cassa con frontone inflesso e semplice trabeazione sostenuta da due lesene con capitelli compositi. Nel fornice bordato da cornice mistilinea è collocata la grande piramide di canne del Principale; corona il mobile un piccolo fastigio intagliato a forma di lira con girali. La cantoria, di maggior aggetto in corrispondenza dell'organista, mostra un poggiolo modanato con specchiature recanti semplici fregi in tagliati e dorati.

Dai documenti dell’archivio parrocchiale, essendo questo disperso, non ci è dato di conoscere direttamente l’autore dell'organo di Mariano né riteniamo fondata l'attribuzione settecentesca proposta da Caruana (1973, p. 63). Attualmente, le uniche fonti che indicano nell'antica famiglia organara Zanin la possibile provenienza dello strumento, sono quelle manoscritte dall'ex-parroco Giovanni Falzari (prè Tite), recentemente edite (Falzari, p. 400), e “L'Artiere Udinese" del 1863. In quest’'ultimo settimanale un articolo dedicato a Valentino Zanin ricorda, oltre a frammentarie e lusinghiere notizie biografiche, alcuni strumenti costruiti dall'organaro: quelli delle chiese udinesi di S. Giacomo e di S. Pietro Martire, di Cordenons, di "S. Michele di Latisana", di Mariano, di Ajello e Carpeneto. Tale documentazione conforta anche le nostre dirette osservazioni sull'organo di Mariano che già alcune peculiarità costruttive e applicazioni sperimentali - si veda, ad esempio, l'ingegnoso sistema di accordatura della Tromba e la meccanica dei Timpani - indicano in Valentino Zanin il costruttore (metà Ottocento).