Loggia dei Mercanti, Gradisca d'Isonzo

Localizzazione
Gradisca d'Isonzo (GO)
Oggetto
loggia
Denominazione
Loggia dei Mercanti
Altra denominazione
Loggia Torriana
Uso storico
commerciale - culturale - commerciale - abitazione
Uso attuale
museo - luogo espositivo
Codice scheda
A_2126
Iscrizioni

1488 - 1688
Una preesistente loggia era situata nel luogo dove sorgerà la loggia dei Mercanti. Risaliva al 1488, e riportava in pianta la divisione del passo veneto. Di questa antica costruzione si conservano le strutture di fondazione sulle quali saranno eretti i muri perimetrali della nuova loggia.

1688 - 1688
Costruita sotto il governo dei principi Eggenberg, la loggia fu fortemente voluta dal conte Francesco Ulderico della Torre nel 1688 (ignoto ancora oggi è l’architetto) per diventare il punto di riferimento del commercio cittadino, talmente avanzato da competere e superare quello di Gorizia. All’interno del loggiato vi è una epigrafe dipinta a testimonianza sia della data che del volere del Conte Torriani. Il lotto sul quale sorgeva la loggia si affacciava su una delle due vie d’ingresso alla città. Dalle mappe si può notare che proprio a fianco al luogo destinato alla costruzione della loggia vi era una vasta area verde, molto probabilmente identificabile col giardino pubblico, ornato da una grande quantità di statue.

1781 - 1781
Come da progetto l'edificio divenne una “loggia per la nobiltà” , dove il piano superiore era il luogo di incontro della nobiltà locale, mentre il piano terra era sede mercantile privilegiata. Da note di cronaca risulta che nel 1781 vi era collocata una pesa pubblica, la contea aveva infatti adottato una propria unità di misura chiamata “pesenale”.

1791
Nel 1791 la loggia era provvista di una scalinata.

Alla fine del ‘700 la loggia diviene di proprietà degli Incliti Stati Provinciali e mantiene inalterata la sua funzione originaria, persa questa l’edificio subisce un progressivo deperimento.

Nei primi anni del XIX secolo il pianterreno della loggia era di proprietà del Comune e veniva affittato a privati cittadini, mentre il piano superiore era di proprietà di Preschern Antonio.

1808 - 1808
Nel 1808 il pianoterra è affittato dal Comune a Giovanni Battista Brucchiot.

1812 - 1812
Dal 1812 la loggia viene affittata al miglior offerente per 72 lire annue. Seguono vari affittuari e vari proprietari solitamente di un piano o dell’altro.

Le fonti iconografiche più antiche sono una incisione del Turati risalente alla seconda metà del’800 e una cartolina dell’900, esse dimostrano che sul prospetto principale della loggia, fra le due aperture più grandi vi era presente una cornice atta a contenere qualche iscrizione o raffigurazione.

All’inizio del ‘900 viene trasformata in negozio-magazzino e la sua struttura viene adattata murando gli archi, nei quali si lascia l’apertura di due finestre ed una porta.

1935/05 - 1935/05
Nel maggio 1935 si forma un comitato di cittadini per il riscatto della loggia, destinata ad accogliere la sede del costituendo museo gradiscano, viene acquistato dagli eredi Priester il piano terra e donato al Comune di Gradisca; successivamente il piano superiore, fu acquistato grazie alle elargizioni della Cassa di Risparmio e dall’amministrazione provinciale di Gorizia.

1937 - 1937
Nel 1937 vengono abbattuti i tamponamenti apposti alle arcate del pianterreno, vengono costruiti i due pilastri in mattoni a sostegno del solaio in legno del primo piano.

1938/08 - 1938/08
Nell'agosto del 1938 hanno inizio i lavori di restauro della Loggia, sotto la direzione della Soprintendenza alle Belle Arti: si rifà il tetto pericolante, si costruisce la scalinata d’accesso con scalini provenienti dalla demolizione delle case di Città Vecchia a Trieste, si sostituisce alcune travi marce del soffitto, si rinforzano le travi di sostegno tramite due banchine ai lati sorrette da mensole in pietra, si chiudono le tre finestre sull’Androna dei Beccai, si rialza il piano terra per arrivare all’altezza degli zoccoli delle colonne, si realizza la pavimentazione in cotto e si riadatta il marciapiede. Venne portata alla luce l’iscrizione originaria della fondazione della loggia da parte di Francesco Ulderico della Torre che venne decifrata e restaurata.

1938/09/20 - 1938/09/20
Il 20 settembre 1938 il restauro della Loggia venne inaugurato in occasione della visita di Mussolini a Gradisca.

1939 - 1939
Nel 1939, a pianterreno viene allestito il lapidario civico. Vengono posti anche i resti della tomba di Francesco Ulderico della Torre rinvenuti nella chiesa dell’Addolorata.

1944/11 - 1944/11
Nel novembre 1944 vengono aperte le due finestre ai lati dell’entrata secondaria su calle macellai su progetto dell’arch. Olivo Bonetti.

1945/02/10 - 1945/02/10
Il 10 febbraio 1945 la loggia subisce sensibili danni alla copertura, ai muri perimetrali e agli infissi in seguito ad un bombardamento aereo.

1951 - 1951
Nel 1951 si interviene negli ambienti posteriori per trasformarli in abitazione del custode, viene costruita una scala d’accesso al primo piano in cemento su progetto dell’arch. Bonetti.

1953 - 1953
Nel 1953 viene recuperato il salone sovrastante che diviene scuola di merletti prima e biblioteca dopo.

1982 - 1982
Nel 1982 viene affettuato un primo intervento edilizio alla struttura grazie alla legge regionale 57/1979: si costruisce un nuovo solaio mantenendo le travature in legno a vista, vengono abbattuti i pilastrini interni, vengono forniti di erte in pietra i fori delle finestre su calle de’Macellai.

1985 - 1985
Nel 1985 si avvia la seconda fase di lavori grazie all’interessamento dell’amministrazione Comunale: viene demolita la vecchia copertura e rifatta con solaio in laterocemento e coppi, demolito il solaio di soffitto della sala superiore e rifatto in laterocemento, costruita una scala per accedere sia ad una nuova stanza sopra all’ufficio del primo piano e sia alla soffitta da ricavare sopra il salone, rinnovato e ritinteggiato l’intonaco.

1987 - 1987
Nel 1987 si interviene con un nuovo restauro nella sala del pianoterra: vengono riaperti i vani ciechi delle tre finestre su calle de’Macellai, viene restaurato il soffitto in legno, le pareti vengono trattate a carbonato liscio, viene posato un pavimento in mattoni delimitati da un bordo in pietra d’Aurisina.

1992 - 1992
Nel 1992 si concludono i vari lotti per la sistemazione, recupero e ristrutturazione della Loggia dei Mercanti. Attualmente è sede del lapidario civico e dell’Accademia di Studi medievali “Jaufrè Rudel”.

L’edificio a pianta rettangolare composto da due vani sovrapposti collegati da una scala interna, presenta un notevole slancio verticale nelle colonne del pianoterra, fermato quasi dalla massa piena del primo piano. La muratura è realizzata in pietra intonacata, la copertura in coppi e le strutture orizzontali in legno. Il piano terra è formato da un loggiato con tre archi sottolineati da una serie di bugne disposte a raggiera e colonne dal fusto rustico e inanellato con fasce lapidee poggianti su alti zoccoli. Questi ultimi poggiano su gradini che sottolineano il forte dislivello fra la loggia e il piano stradale. I fornici sono chiusi da basse cancellate in ferro battuto recanti gli stemmi della città e dei Torriani. Gli spigoli laterali sono a bugne. Il piano superiore è separato dalle arcate da una cornice marcapiano aggettante; possiede due ordini di piccole finestre. La superficie muraria è scandita da quattro paraste appena in rilievo ed in asse con i piedritti degli archi.

BIBLIOGRAFIA

Grion S./ Iurig G./ Nazzaro S., Architettura civile a Gradisca d'Isonzo sotto il Capitanato di Francesco Ulderico Della Torre: Palazzo Torriani, Palazzo Monte di Pietà, Loggia dei Mercanti, 2007

Alberton L./ Anglisani G./ Antonello A., Gradisca Comune di Gradisca d'Isonzo, Gradisca d'Isonzo (GO)/ Monfalcone (GO) 2005

Dove si trova