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prospetto principale: CASA DEL MUTILATO / SILVANO BARESI
Il fabbricato occupa un lotto d’angolo sito all’intersezione con la via Generale Cascino. L’immobile presenta un impianto planimetrico a “V” ed è caratterizzato dal vertice fortemente arrotondato. La composizione si presenta sostanzialmente simmetrica, con tre piani fuori terra, di volumetria compatta e con copertura a capanna e manto in coppi. L’edificio è caratterizzato dall’originalità dell’impianto compositivo e dall’eleganza dell’apparato decorativo. Il prospetto – che potrebbe essere considerato unico data la continuità della curva angolare - è caratterizzato dal rivestimento del pianterreno, a fasce marmoree bicolore, bianche e rosa alternate, su cui si aprono degli archi incorniciati da conci lapidei che riprendono la medesima alternanza cromatica. Ai piani soprastanti si aprono balconcini con balaustre traforate a merletto e ampie finestre decorate con motivi dentellati. Anche il cornicione è decorato con un articolato motivo geometrico a modiglioni e modanature. Le numerose aperture della facciata, ad arco a tutto sesto o fortemente ribassato, sono disposte con ritmo regolare. Al piano terra, al centro della curva d’angolo, si trova un atrio passante orientato secondo la bisettrice. Il corridoio d’accesso sfocia in un vano esagonale che si ritrova anche ai piani superiori come ingresso comune. Il vano scala è sistemato nella parte retrostante. All’interno, gli spazi comuni e i collegamenti verticali sono contraddistinti dalla presenza di archetti sorretti da colonnine, gradini di pietra e ringhiere in ferro battuto. Le pareti dell’atrio di ingresso e alcune sale dei piani superiori sono decorate con dipinti del pittore futurista Tullio Crali, a soggetto rurale e paesaggistico, realizzati verso la fine degli anni Trenta.
Il palazzo Claricini viene costruito lungo il corso Italia tra il 1872 e il 1873, su progetto dell’architetto Leopoldo de Claricini Dornpacher. In origine l’edificio viene concepito come residenza privata per la sua famiglia. In seguito viene adibito ad albergo e ristorante con il nome di “Hotel Quarnero”, rinomato locale frequentato da illustri personaggi. Oggi il palazzo ospita la Casa del Mutilato intitolata a Silvano Baresi, con la sede dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e vari uffici.
Strutture di fondazione in pietrame, struttura portante in muratura di mattoni, copertura con struttura in legno e rivestimento in coppi di laterizio.
Tavano S., Gorizia. Storia e arte, Reana del Rojale (UD) 1981
Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948