Palazzo Lottieri, Gradisca d'Isonzo

Localizzazione
Gradisca d'Isonzo (GO)
Oggetto
palazzo
Denominazione
Palazzo Lottieri
Ambito culturale
maestranze locali
Uso storico
abitazione
Uso attuale
attività commerciali (in disuso) - casa di civile abitazione
Codice scheda
A_4053

Palazzo Lottieri presenta una piana a “C”, simmetrica, ripartita centralmente da un grande andito passante con volte a crociera, che mette in comunicazione diretta il fronte strada ed il retrostante cortile privato, racchiuso a Est dalle fortificazioni tardo-quattrocentesche. Dall’androne d’ingresso si dipanano lateralmente gli ambienti di servizio, voltati anch’essi, alcuni dei quali (in posizione angolare), con accesso diretto dal fronte strada. Il palazzo si sviluppa per tre livelli fuori terra, leggibili chiaramente sia dal fronte strada, sia dal retrostante argine fortificato. Il prospetto principale, è caratterizzato da un forte e chiaro asse di simmetria – già leggibile in planimetria, costituito dal portale lapideo con chiave di volta lievemente aggettante, dal soprastante balcone, anch’esso in pietra, dal profilo curvilineo e sorretto da quattro mensoloni lapidei modanati e dalla trifora. Quest’ultima, caratterizzata da trabeazione modanata aggettante, consente l’accesso al balcone ed è idealmente ribadita al secondo e ultimo livello da tre aperture quadrate, delle quali quella centrale è stata nel tempo occlusa, perimetrate da semplice cornice in pietra. I restanti fori architettonici non presentano elementi decorativi significativi, fatta eccezione per le trabeazioni delle porte, anch’esse disposte simmetricamente rispetto all’asse centrale, del piano terra e delle finestre del piano primo. Tutti i fori architettonici sono caratterizzati da semplice cornice lapidea in contrasto cromatico con le superfici intonacare e tinteggiate di colore rosa. Le cornici delle finestre del piano terra e il basso basamento lapideo, ad un’analisi speditiva e dall’osservazione del tipo di lavorazione superficiale, sono stati oggetto di rifacimento successivo, in occasione degli interventi di restauro degli anni ’80 del secolo scorso. A differenza di altre architetture del centro storico, probabilmente perché successivo a queste, Palazzo Lottieri ripropone anche sul prospetto postico i medesimi caratteri decorativi già descritti per la facciata principale. Esso non risulta, infatti, oscurato da superfetazioni o modifiche sovrapposte nei secoli tali da impedire la lettura dell’impaginato originale, sebbene le mura cittadine consentano uno sviluppo verso la campagna piuttosto limitato. Si rileva, tuttavia, un’unica differenza formale: le aperture del piano sottotetto, quadrate sul fronte principale, risultano su questa facciata centinate per la maggior parte dei casi (limitatamente ai fori del corpo longitudinale) e prive di elementi lapidei, fatta eccezione per i piccoli davanzali aggettanti.

Costruito all’inizio del XIX secolo, Palazzo Lottieri rappresenta uno degli edifici più recenti dell’intero centro storico cittadino. Probabile risultato dell’accorpamento di diverse particelle catastali (Archivio di Stato di Gorizia, Catasto secc. XIX – XX, F. 1 “Mappe originali del Comune di Gradisca e Bruma, Dipartimento di Passariano”, numero mappa 1330, foglio XIII, 1812), l’edificio venne realizzato con buona probabilità al posto di fabbricati preesistenti e ben più antichi, poiché le mappe dei secoli precedenti rivelano un fronte della “via Lunga” già densamente costruito. Le case a schiera edificate nei pressi della cinquecentesca Porta Nuova sono ascrivibili all’epoca della prima fortezza gradiscana, sul finire del XV secolo, ed avevano con buna probabilità una funzione non prettamente civile: essendo realizzate in un luogo strategico (in prossimità di una delle porte, appunto), dovevano servire da alloggio per soldati e cavalli. Tutti gli edifici dell’insula di via Battisti “soffrono” i limiti posti allo sviluppo della città dalla presenza delle retrostanti mura cittadine, confine forzato per l’ampliamento dell’isolato verso la campagna a Est. Il fronte postico degli edifici, infatti, risulta compresso tra l’esiguo spazio della via e le quattrocentesche strutture militari, nonché dalla presenza del fiume a ridosso delle stesse. Sebbene la maggior parte degli edifici presenti un retro alterato da sovrapposizioni e aggiunte operate nei secoli, Palazzo Lottieri conserva, invece, l’impianto originario e ben visibili rimangono le soluzioni decorative adottate sul fronte principale. Nel corso dell’Ottocento, Palazzo Lottieri mutò destinazione d’uso diverse volte, passando da abitazione privata dei baroni de Lottieri (esattori imperiali, già presenti nella vicina Romans d’Isonzo nel corso del XVIII secolo) a sede municipale per un breve periodo, dal 1873 al 1877, per poi divenire nel corso del secolo successivo spazio artigianale e commerciale al piano terra e luogo di abitazione ai due livelli soprastanti. L’edificio è stato oggetto di significativi interventi di restauro nel 1985, successivamente al sopralluogo del precedente catalogatore, che non hanno alterato l’impostazione originaria in planimetria ed in alzato.

L'edificio, distribuito su due livelli e piano sottotetto, presenta strutture in elevato in muratura continua mista, in laterizio e pietra, intonacata e tinteggiata di colore rosa. La copertura è a falde con manto di copertura in coppi, in laterizio.

BIBLIOGRAFIA

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Masau Dan M., Fortezza di Gradisca. Gradisca d'Isonzo/ Gorizia, Reana del Rojale 1986

GRADISCA, Gradisca : città fortezza, città giardino, Monfalcone (GO) 1999

VENEZIA NON GUERRA, "Venezia non è da guerra." L'Isontino, la società friulana e la Serenissima nella guerra di Gradisca (1615-1617), Udine 2008

Antonello A., Case e palazzi di Gradisca XV-XVIII. Lo sviluppo urbanistico ed architettonico della fortezza fra il XV ed il XVIII secolo, Gradisca d'Isonzo (GO) 2017

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