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facciata sud
Il complesso si affaccia sulla piccola piazza di Turriaco di fronte alla chiesa, quasi a porre in diretto rapporto il potere temporale e quello religioso. L’impianto planimetrico dell’insediamento è particolare e interessante, caratterizzato da due corti contigue, di dimensioni diverse, chiuse all’interno di un perimetro non continuo costituito dagli edifici. Il follatoio, al centro, separa la funzione residenziale da quella agricola. Gli spazi più ampi di pertinenza della villa sono il parco, con alberature di pregio e aiuole decorative, e il “curtivon” sul quale si affacciano i rustici. Originariamente, la facciata del corpo padronale rivolta verso la piazza era simmetrica rispetto all’asse centrale dove si apre ancora oggi il portone d’ingresso, con arco a tutto sesto con cornice bugnata, sormontato da due porte finestre che accedono su due balconi con balaustra in ferro battuto. Il balcone del piano nobile è più largo e vi si affacciano tre aperture, mentre su quello del secondo vi è solo la porta finestra. Superiormente l’abbaino timpanato, aperto in una monofora, è raccordato al tetto con delle volute e affiancato da due camini in stile veneto disposti anch’essi simmetricamente. Ogni piano aveva sette finestre incorniciate il cui ritmo si intensificava nella parte centrale. In un periodo successivo, al corpo originario è stata addossata una parte aggiuntiva, la simmetria è venuta meno, ma si è conservato l’equilibrio del fronte. A fianco della facciata principale si trova il portone in ferro battuto decorato, retto da due pilastri realizzati in conci di pietra e raccordati ai muri vicini con delle volute, attraverso il quale si accede al parco. Perimetralmente alla piazza un tempo c’era anche una cappella gentilizia che è stata inglobata in un edificio di recente costruzione. All’interno la villa è sobria, priva di importanti decorazioni. Si possono ancor oggi osservare le dipinture sulle travi, le colonne che separano i saloni dai vani scala e i semplici pavimenti in battuto alla veneziana. Gli annessi rustici furono costruiti, secondo un disegno prestabilito, durante tutto il corso del XVIII secolo. Nel 1732 è documentata già l'esistenza del granaio, della stalla, che conserva a tutt'oggi gli arredi originari, e delle cantine. L'edificio in comune alle due corti, posto al centro, era la tinaia-follatoio e separava gli edifici aventi funzione residenziale con quelli aventi funzione più prettamente agricola. Un altro elemento caratterizzante il complesso è il lungo edificio che delimita per oltre centocinquanta metri il fronte sud e risvolta sul lato est, ritmato da un rigido impianto distributivo e dal quale si erge la colombaia avente anche funzione difensiva. La corte ovest, detta "curtivon" e sin dalle origini destinata ai lavori rurali, è stato sempre il principale luogo di aggregazione sociale per la comunità locale. Il giardino, già attestato nel 1636, è nascosto su tutti i quattro lati dal volume della villa e dei suoi annessi. Si sviluppa come parterre all'italiana nell'area prossima alla facciata della villa, mentre si caratterizza per disposizioni arboree più libere nelle altre parti.
La villa venne fatta costruire nel corso del Seicento dai Priuli, famiglia di origine ungherese stabilitasi in Friuli già dal Cinquecento, che acquistarono parte dei beni comunali che la Repubblica di Venezia vendeva in un momento di forte crisi economica. I Priuli si fecero notare in molti campi, dalla politica (la famiglia conta tre dogi) agli affari, alla scienza e in campo militare. Oltre a “El Palaz” la famiglia contribuì, tra il 1740 e il 1746, alla costruzione della chiesa di San Rocco. La villa era abitata dal gastaldo di fiducia della famiglia Priuli la quale passava a Turriaco solo alcuni mesi d’estate, mentre nella restante parte dell’anno abitava a Venezia nei palazzi che ancor oggi portano il loro nome. In un perido successivo, tra il 1711 e il 1732, al corpo originario è stata addossata una parte aggiuntiva, cosicchè la simmetria è venuta meno, anche se si è conservato l'equilibrio del fronte.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005