Villa Gallici, Deciani, Cassacco

Localizzazione
Cassacco (UD) Montegnacco
Oggetto
villa
Denominazione
Villa Gallici, Deciani
Ambito culturale
maestranze friulane
Uso storico
abitazione
Uso attuale
abitazione - ricevimenti / attività di bed and breakfast
Codice scheda
A_7479

Il fascino che avvolge la villa è solo in parte legato all’imponente e curato sviluppo architettonico; di notevole suggestione è, infatti, soprattutto la posizione del complesso, adagiato in cima a un colle che permette di spaziare con lo sguardo dalle pianure antistanti che si aprono verso mezzogiorno, sino alle catene prealpine. La villa si trova nell’abitato di Montegnacco di Cassacco, insediamento di antica origine, sviluppatosi soprattutto in età medioevale. La foresteria, primo nucleo del complesso, è un corpo a sviluppo longitudinale, posto in continuità con il fronte principale della villa, e molti dei suoi elementi compositivi richiamano la tradizione edilizia del XVI secolo. Il prospetto, sobriamente sviluppato su due livelli, presenta una ritmata disposizione delle aperture, caratterizzata dall’alternarsi di semplici fori rettangolari ad aperture ad arco, tutte bordate da cornici in pietra; il fronte è inoltre concluso lateralmente da una torretta a tre livelli che ospita la cappella di famiglia. L’impianto planimetrico dimostra l’originaria autonomia dell’edificio per la presenza del tradizionale salone passante che congiunge i fronti della casa. Una vera da pozzo con la data 1543, posta in asse con questo piccolo edificio, porterebbe a rafforzare tale ipotesi. Le successive modifiche furono apportate nel XVII secolo, con la costruzione del nuovo corpo di fabbrica e con la conseguente trasformazione dell’originaria casa dominicale in villa di rappresentanza, di grande impatto volumetrico e figurativo. Il nuovo corpo venne costruito su di un basamento rialzato per congiungere, anche in alzato, i due corpi di fabbrica adiacenti. L’ingresso alla villa è assicurato da una scalinata a doppia rampa con balaustrini e conci in rilievo. La scalinata diventa quindi simbolo della nuova residenza, improntata non più sulla semplice eleganza delineata dalla sobrietà delle forme ma dalla spettacolarità del contrasto tra superfici lisce e lavorate e tra pieni e vuoti della struttura. La simmetria assiale caratterizza il fronte: le aperture sono disposte simmetricamente rispetto all’asse distributivo mentre la diversa funzionalità di ogni livello è rammentata dalla ricchezza della lavorazione delle cornici lapidee di ogni apertura, più rilevanti e decorate quelle del piano nobile, semplici e meno vistose quelle degli altri piani. La scansione ritmica della facciata è sottolineata inoltre dalle fasce marcapiano e dalle lesene bugnate che individuano le diverse porzioni del paramento, conferendo alla parte mediana la predominanza compositiva e visiva sottolineata anche dal leggero aggetto della muratura. Nel XVIII secolo venne completato il prospetto principale con l’aggiunta di una sopraelevazione ad abbaino con tre aperture ad arco, conclusa da un timpano triangolare con finestrella circolare e guglie in sommità. Gli interni sono molto curati e ben tenuti dagli attuali proprietari, i conti Deciani, discendenti di una nobile famiglia friulana che annovera tra i suoi esponenti il famoso giureconsulto Tiberio; la famiglia ricevette in dote matrimoniale la villa già nel 1881 e da allora la conserva nonostante le alterne vicende legate all’occupazione militare durante le guerre e il di- sastroso terremoto del 1976. Molte sale sono decorate con stucchi policromi settecenteschi e terrazzi alla veneziana mentre la sala da ballo, incorniciata da quattro pannelli fioriti, è coronata da un ballatoio a balaustrini che richiama la monumentale scalinata in facciata. Oltre alla villa padronale e alla foresteria vi è un altro piccolo edificio, la barchessa, che si presenta con una sequenza di otto archi al piano terra e finestrelle ovali in corrispondenza assiale al livello superiore. Tutto il complesso è immerso in un vasto parco, ricco di essenze pregiate e piante secolari ed è cinto da un basso muretto in sasso che permette di ammirare la villa anche dall’esterno della proprietà. Un passaggio arcuato neogotico rivela il disegno ottocentesco nella realizzazione del parco mentre un bellissimo cancello con piloni in pietra e statue in sommità è posto, alla fine del lungo viale, verso l’uscita.

Il complesso si è sviluppato in maniera continua lungo i secoli, partendo da un nucleo originario forse cinquecentesco individuabile nell’attuale foresteria.

Impianto mistilineo composto da volume centrale e da due ali laterali; murature in pietra e laterizio; solai in legno; struttura di copertura in legno.

BIBLIOGRAFIA

Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005

Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000

Someda de Marco C., Ville friulane, Treviso 1954

Dove si trova