Alare doppio con collegamento superiore e bracci mobili. I piedi sono sostituite da semplici volute prive di decorazioni. La sbarra orizzontale si appiattisce e si allunga alle estremità formando un motivo spiraliforme. I montanti verticali sono molto semplici e si inseriscono direttamente nei fori della sbarra e dei piedi fissando il tutto. All'altezza dell'intersezione fra sbarra e montanti verticali sono state sistemate le lamelle per gli spiedi (decorate con motivi vegetali) fissate con fascette che bloccano motivi decorativi spiraliformi. I bracci mobili caratterizzano l'intero oggetto, poichè sono stati realizzati con il motivo della serpe a due teste che si allunga orizzontalmente verso il centro dell'alare e verso l'interno dei bracci mobili. Da questi ultimi si dipartono due catenelle con lavorazione a tortiglione sia negli anelli che nel gancio. I cestelli sono costituiti da un piattello forato ed inserito direttamente nel montante verticale.
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Tolmezzo (UD) 1978
Belluno E., Il ferro battuto, sbalzato e cesellato nel Friuli Venezia Giulia, s.l. s.d.[1980]
Ciceri L., Storia del ferro battuto in Friuli dal 1500 al 1800, Pordenone 1976