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L'attrezzo, a forma di parallelepipedo, si presenta forato nelle parti laterali per la fuoriuscita dei truccioli e del materiale da scarto e superiormente dove è stato inserito trasversalmente il ferro con una lama forgiata a martello e una bietta in legno decorata con due scanalature. Due listelli posti in fondo nella staffa fungono da guida e di bloccaggio (uno di essi è fissato tramite quattro viti).
La pialla è ora conservata nella sezione di falegnameria della Stanza degli artigiani del Museo di Fontanabona e proviene dal soppresso consorzio di enti ed istituzioni "Museo Regionale della Cultura e della Civiltà Contadina e Artigiana" con sede a Pagnacco. Nel registro museale redatto a partire dal 1977 compaiono numerose voci realtive all'ingresso in museo di pialle a seguito di donazioni o acquisti: per la genericità dei dati non ci è possibile collegare nessuna di esse alla pialla oggetto della catalogazione (Registro museale, 1977-2003). E' quindi presumibile che, come la maggior parte degli oggetti che costituiscono la sezione del falegname, anche questa sia stata acquisita tramite il mercato antiquario o a seguito di una donazione. L'ggetto fa parte del numeroso gruppo di pialle registrate tutte sotto il numero d'inventario 395, già conservate presso la Casa dei Fagiani , come risulta dall'inventario dei beni del museo redatto dopo il 1981. (Registro inventariale, post 1981).
Bressan V., Impresc's di marangon, in Sot la Nape, Udine 1975, 3
Andreani I., L'arte nei mestieri. Il falegname, Milano 1916