Il trivello è costituito da un'impugnatura di legno a forma di gruccia e in cui è inserita in senso ortogonale un'asta di ferro a sezione quadrata che termina con una punta elicoidale, cosiddetta "alla svizzera".
Il trivello, che fa parte di una serie di ventiquattro elementi, accomunati per la morfologia della punta ad elica, ora è conservato presso la sezione di falegnameria della Stanza degli artigiani del Museo di Fontanabona e proviene dal soppresso consorzio di enti ed istituzioni "Museo Regionale della Cultura e della Civiltà Contadina e Artigiana" con sede a Pagnacco. Già conservato presso Villa Mori di Pagnacco, l'attrezzo è stato inizialmente inventariato con il n. d'ingresso 132 (Registro inventariale, post 1981), recentemente modificato in 132/B. Risulta essere stato acquistato insieme ad altri due trivelli (nn. inv. 132/A, 132/C) nel 1980 (27/06) presso il signor Roberto Plaino di Udine (Registro museale, 1977-2003, n. d'ingresso 187, verbale n. 62 del 27/06/1980; cfr. anche la scheda storica n. 25304 di L. Peressi compilata nel 1984 che prende in esame tutti e tre i trivelli acquistati).
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