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sulla faccia esterna di un calcagno, al centro: 34
Lo strumento è costituito da due gambi imperniati a croce che si aprono e si chiudono mediante il movimento esercitato dalla mano sui gambi. Ciascuno di essi termina con becco arrotondato e appuntito; questi sono paralleli al piano del manico ma leggermente piegati. I gambi sono uniti mediante vite cilindrica con intaglio in vista, situata nella parte piatta e ben levigata tra ganascia e gambo. Questa parte, lateralmente, porta gli incastri per la chiusura e apertura. I gambi sono inoltre arcuati, convergono senza toccarsi nell'ultimo tratto in prossimità del calcagno dove aumentano la loro larghezza. Hanno un profilo arrotondato e recante zigrinatura antiscivolo fatta di linee oblique incrociate e segna terminante da entrambe le parti rispettivamente con due linee parallele incise, perpendicolari all'asse longitudinale dei gambi. In uno dei due calcagni, che sono arrotondati, si legge l'iscrizione. Le ganasce anche se strette non si toccano.
Rosa Fauzza P., L'arte fabbrile a Maniago. Catalogo della mostra, Maniago (PN) 1998