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sulle facce anteriori dei bracci: 27
sul lato posteriore dei bracci: 27
sulle facce esterne di entrambi i bracci: 27
I due bracci sono in legno di noce, a sezione ottogonale e rastremati verso le punte.I puntali dei bracci, in ferro, hanno le punte ripiegate verso l'interno in modo da penetrare nel terreno verticalmente ed hanno ciascuno un rondello di arresto, posizonato a 3 cm dall'apice, per impedire un'eccessiva penetrazione nel terreno. La cerniera nelle due facce è coperta con due calotte bombate in legno. L'asta di regolazione dell'apertura dei bracci è in legno di noce, a sezione semiottogonale ed è rinforzata alle due estremità con piastre di ferro. Viene bloccata al braccio destro con una vite a testa troncoconica che ha 4 fori per essere serrata o allentata con un chiodo; l'altra estremità dell'asta è fulcrata sul braccio sinistro. Scollegata l'asta, lo strumento è richiudibile per un più agevole trasporto. Sui due bracci sono rilevabili diversi marchi.
E' uno strumento per misure lineari del tipo a compasso, chiamato #pertica# in Friuli e Veneto. Veniva commissionato da negozianti di strumenti di misura o, direttamente, da geometri e agrimensori. Poteva forse essere inserito in un astuccio (ad esempio di cuoio con spallaccio) di 10cm di diametro e 140 cm di lunghezza. La distanza tra le punte quando si utilizza il foro centrale è di 204 cm circa, pari a 6 piedi (cioè 1 pertica che corrisponde a 204.2942 cm) da cui il nome corrente dato allo strumento nei secoli XVIII- XIX. (La pertica piccola misurava invece 4.5 piedi). Utilizzando il primo foro si ottiene una distanza tra le punte di cm 198.5 e col terzo cm 212.5 (probabilmente sono valori relativi a piedi di misura leggermente diversa, adottata in zone limitrofe: è noto che in certi casi il valore variava anche in zone diverse della stesa regione o provincia). La somma dei valori di apertura dà la misura totale della distanza, mentre per le frazioni di apetura si fa una stima.
Stainero J., Patria del Friuli restaurata, Udine 2006