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in timbro sul corpo: Trascrizione autoptica completa: 38 / 1 LITRO / 214 / V. Δ T.
Presenta un corpo con forma a ogiva, collo medio, svasato, bocca irregolare tipo 20 (classificazione interna) e fondo piatto. Il vetro, stampato, è di colore verde. A metà collo, è stata incisa, mediante molatura, la linea di misura. Sul corpo, mediante mascherina all'acido, è stata inciso un timbro circolare con doppia fascia perimetrale e con, al centro, la testa dell'Italia turrita rivolta a sinistra e scritta esterna, anch'essa circolare: a sinistra il numero "38" (entro ovale), sopra la capacità "1 LITRO", a destra il numero "214" (entro ovale), sotto le iniziali dell'industria vetraria "V. Δ T." (V e T sono separate da un triangolo equilatero o da un delta).
In Friuli le bottiglie misura prendono il nome dalla capacità (il litro, il mezzolitro ecc.), tanto che si diceva, ad esempio: "Versa nel mezzo litro" o "Dammi un quarto". La bottiglia faceva parte di una serie che comprendeva forse: doppio litro, litro, mezzo litro, quarto di litro, due decilitri, decilitro. Il bollo ricorda il piombino, attestante la capacità, punzonato da un ispettore metrico.Probabilmente la capacità veniva verificata già a livello di fabbrica ed il bollo forse applicato in un secondo momento. Vista la presenza dell'Italia turrita all'interno del bollo, la bottiglia deve essere stata realizzata ed usata dopo il 1945, anno del passaggio alla Repubblica.
Museo Vetro Altare, Museo del vetro di Altare, Altare (SV) 1995
Bilance Bracci Uguali, Bilance a bracci uguali, Modena 1993
Clinanti P., Il fuoco il vetro il vino. Dal vetro antico alla bottiglia moderna, Roma 1992