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sulla maniglia: Trascrizione autoptica completa: BREV. / N° 155569
La spina è in legno di rovere, ha una forma troncoconica, presenta alcune righe decorative ed è forata longitudinalmente, fino alla zona del rubinetto, per il passaggio del liquido. La parte anteriore è dotata di una testa di battuta su cui si batte con il martello per far entrare la spina nella botte. La parte terminale trococonica che si introduce nella botte non presenta, nella parte finale, le righe funzionali ad una maggiore presa sulla guarnizione. La sede dello spinotto del rubinetto, centrale, è rivestita in sughero che, essendo elastico, funge da guarnizione di tenuta. Il rubinetto, in bachelite, ha il corpo cavo e un foro laterale per il passaggio del vino. Sulla maniglia, in rilievo per stampo, si è ottenuta la scritta " BREV. / N° 155569". Il foro di uscita del liquido, verso il basso, è coassiale al rubinetto ed è centrale.
La spina veniva anche chiamata "rubinetto" o "cannella". Poteva essere in legno (usata solitamente in casa o in osteria) o in metallo (utilizzata nelle cantine), con il foro di uscita del liquido posizionato al centro o nella parte anteriore.
Agenzia enologica italiana, Macchine Vinicole, Milano 1935, anno X, n. 2
Agenzia enologica italiana, Istrumenti macchine e apparecchi riguardanti la viticoltura l'enotecnica e la distillazione, Milano 1889-1890
Agenzia Enologica Alberto Stecher, Catalogo illustrato di macchine, apparecchi, attrezzi ed istrumenti per viticoltura, enologia e distillazione, Firenze 1887, novembre