Questa pialla ha un corpo (ceppo) e un cuneo in legno. Il corpo è un parallelepipedo con una sporgenza curvilinea molto profonda nella parte posteriore creata per le battute del martello e per una migliore tenuta dell'attrezzo. Sul fianco, dove è presente un incavo longitudinale, e nella parte superiore del corpo sono presenti due fori che rendono l'oggetto o mutilo di alcune parti o riadattato da altro attrezzo. Sono presenti due lame in acciaio (da cui il nome): una lama molto lunga, regolabile mediante una vite e una controlama, entrambe arrugginite. La parte inferiore della pialla, detta suola, è concava, con profilo in acciaio trattenuto da tre viti, per lavorazioni particolari.
L'attrezzo non presenta marchi di fabbrica e quindi potrebbe essere stato realizzato sia da una piccola industria, forse locale, che da una bottega. Potrebbe essere stato realizzato da Redento Tolloi (1891-1960) di Ronchi dei Legionari, la cui attrezzatura è confluita nel Museo di Farra, in quanto le fonti orali riferiscono che fosse in grado di realizzare da solo gli attrezzi di cui aveva bisogno (per informazioni su Tolloi confrontare la scheda 19221).
Storia vite vino Friuli, Storia della vite e del vino in Friuli e a Trieste, Udine 2017
Museo Documentazione Colmello Grotta, Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Mariano del Friuli (GO) 1993