scalpello, scarpel

Oggetto
scalpello
Altra Denominazione
scarpel, scarpel, scardell
Ambito di produzione
Bottega artigiana o piccola industria
Cronologia
sec. XX primo quarto
Materia
acciaio
Misure
cm - larghezza 1.9, lunghezza 13.1
Codice scheda
BDM_19661
Collocazione
Farra d'Isonzo (GO), Borgo Grotta
Museo di documentazione della civiltà contadina
Museo di documentazione della civiltà contadina friulana

Lo scalpello, in acciaio molto duro, ha un profilo grossomodo rettangolare, schiacchiato nella parte terminale per finire con una punta, detta becco o naso, rettangolare, leggermente incurvata. Il fondo è slabbrato per il colpi del martello.

Il primo inventario del museo lo definisce scalpello per ferro e riporta come datazione il 1920. Potrebbe essere stato realizzato da Giuseppe Calligaris, e utilizzato dal bottaio Redento Tolloi di Ronchi dei Legionari per forare le lamiere (per informazioni confrontare la scheda 19221). L'attrezzo sembra anche un tagliolo (cfr. Rosa Fauzza 1997).

BIBLIOGRAFIA

Iacchini F., Il bottaio, in Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Monfalcone (GO) 1993

Storia vite vino Friuli, Storia della vite e del vino in Friuli e a Trieste, Udine 2017

Rosa Fauzza P., La tecnologia del fabbro, Maniago (PN) 1997

Museo Documentazione Colmello Grotta, Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Mariano del Friuli (GO) 1993

Società Adriatica Ferramenta e Metalli, Catalogo Generale 1927, Venezia 1927

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