Contenitore di forma troncoconica con il fondo, sollevato rispetto al piano grazie ad un lamina circolare, leggermente più piccolo della bocca che ha un beccuccio. Sul diametro due placche rivettate con anello, opposte, in cui si inserisce il manico mobile, mentre una maniglia fissa è collocata in alto, sul lato opposto al beccuccio, per facilitare l'operazione di svuotamento del contenuto.
A seconda delle zone fino a fine '800 e inizi '900 ogni famiglia contadina lavorava in autonomia il latte prodotto, sia di vacca che di pecora, perlopiù per il fabbisogno famigliare. Ma con la creazione dei caseifici tale abitudine, pur persistendo in alcune zone (qualora la produzione di latte fosse esigua o se la latteria fosse troppo lontana), si andò in realtà rapidamente esaurendo. Per i contadini l’avvento delle latterie significò per la prima volta la possibilità di disporre di una aggiunta di reddito, oltre a quello derivante dalla vendita dei bozzoli, che, per quanto contenuto, era garantito perché non condizionato dagli imprevisti delle stagioni come quello derivante dai prodotti della terra.
Chiaradia G., Gli arnesi della stalla. Nomenclatura e usi nel Friuli Occidentale, in Tiere Furlane, 2013, a. 5, n. 2 luglio
Dizionario italiano-friulano, Dizionario italiano-friulano di vita contadina, Pordenone 2005
Museo usi, Museo degli usi e costumi della gente trentina., San Michele all'Adige 2002
Dalla Bona P., Civiltà contadina nel comune di Sequals. 1850-1950, Sequals (PN) 1993
Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987
Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2
Penzi D., Tradizioni artigianali comunitarie nel pordenonese, Pordenone 1972
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965
Peressi L., Il linguaggio tecnico in uno stal di Claut, in Sot la Nape, Udine 1960, 3/4
Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.