museruola, musolarie

Oggetto
museruola
Altra Denominazione
musolarie
Ambito di produzione
produzione domestica
Cronologia
sec. XX prima metà
Materia
filo di ferro
Misure
cm - altezza 36, larghezza 44, profondità 44
Codice scheda
BDM_21285
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi

Sorta di gabbia di forma vagamente semisferica, un po' allungata, che si adatta al muso dell'animale, realizzata intrecciando filo di ferro a formare un reticolo di maglie di forma per lo più esagonale di diverse dimensioni. A consolidare la struttura tre anelli, di diametro crescente, uno intermedio e gli altri alle estremità. Più marcata in questo esemplare la differenza di diametro dei due cerchi maggiori, cosicché il reticolo forma una sorta di tesa sul cui diametro è fissato un archetto come manico mobile, al centro del quale si fissa del filo di ferro con l'altra estremità piegata ad uncino

Le museruole, che si applicavano non solo ai buoi ma anche ad asini, cavalli e vitelli, evitavano che gli animali si fermassero a mangiare mentre erano al lavoro, o danneggiassero le coltivazioni, proprie o altrui, ad esempio strappando le giovani piante del mais durante la sarchiatura o la rincalzatura. Venivano inoltre impiegate su mucche gravide che avevano bisogno di una digestione lenta o su capi malati ma anche su vitelli nella fase dello svezzamento

BIBLIOGRAFIA

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Penzi D., Vandi e regolà. Una cultura contadina dimenticata, Udine 1983

Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.