Animali e vita contadina nel Museo Diogene Penzi

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Animali e vita contadina nel Museo Diogene Penzi

Per una famiglia contadina, che in genere possedeva pochi capi, gli animali erano molto importanti, in particolare cavalli e vacche. Ad ognuno di essi veniva infatti assegnato un nome che, scritto su una tavoletta identificativa, segnalava nella stalla il posto occupato da ciascuno di essi. Sulla tavoletta veniva inoltre riportata la data della eventuale fecondazione dell’animale per tener conto del tempo del parto e di tutte le attenzioni necessarie che tale evento richiedeva, a cominciare dall’alimentazione. Questa infatti prevedeva per le vacche una sorta di ricostituente a base di crusca, bollita con grano o segale, che veniva versato in singole mangiatoie a forma di tronco di piramide rovesciata.

Ma bovini ed equini erano fondamentali anche per i lavori nei campi, dal traino dell’aratro al traino dei carri, utilizzati singolarmente od in coppia. Il giogo poteva essere singolo o doppio e una volta assicurato al collo dell’animale veniva fissato, tramite chiovolo, al timone o alla bure. Il numero degli animali utilizzati dipendeva dal carico del carro e poteva variare da uno sino a quattro, in questo caso appaiati a due a due.

Il capestro, che assicurava le corna dei buoi all’estremità del timone, serviva all’occorrenza per frenarli. Al muso venivano inoltre applicate delle museruole, una sorta di gabbia in filo di ferro, per evitare che si fermassero a brucare e al collo i campanacci, appesi a collari talora in legno e spesso intagliati e decorati. Il campanaccio consentiva di controllare meglio gli animali al pascolo per evitare che si allontanassero o perdessero, mentre nella stalla, sebbene abitualmente fossero assicurati con una catena, poteva segnalare quelli agitati o sofferenti.

Quando venivano portati al pascolo agli animali più irrequieti o a quelli dominanti veniva applicato un collare fornito di campanaccio per controllarne gli spostamenti. Ad ogni campanaccio corrispondeva un suono diverso così da permettere di identificare la posizione dei diversi animali.

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