al centro della guancetta: D(e) N(icolò) G(iovanni)
al centro della guancetta: 30.7.27
Ha quattro usi: lama grande, lama piccola, raschietto e forbicina. Il manico è di forma rettangolare con i lati minori arrotondati ed un lieve rigonfiamento al centro dei lati maggiori. Sulle guancette arrotondate, sono visibili le estremità di quattro rivetti in ottone i più esterni dei quali molto sporgenti. Le due guancette presentano al centro una placca rettangolare in madreperla; entrambe le placche (affiancate alle estremità da due testine #mostris# in alpacca) portano delle iscrizioni incise a mano. Le due lame (sottili, con tagliente liscio, dorso piatto e punta acuta) la forbicina e il raschietto, presentano l'ugnata in prossimità del dorso #schena#. Su una faccia della lama maggiore si nota il logotipo della ditta produttrice alquanto rovinato.
Da fonte orale pare che le incisioni sulle guancette riportino le iniziali del nome del fabbricatore e, probabilmente, la sua data di nascita. Nel caso si consideri la data incisa come quella indicante il giorno esatto di fabbricazione del temperino, allora si potrebbe considerare questa come una delle prime #filiscjine# prodotte a Maniago.
Rosa Fauzza P., La tecnologia del fabbro, Maniago (PN) 1997
Rosa Fauzza P., Il lavoro nelle coltellerie di Maniago, s.l. 2005
Salvatici L., Coltelli d'Europa in mostra a Scarperia, Scarperia (FI) 1995
Baronti G., Coltelli d'Italia. Rituali di violenza e tradizioni produttive nel mondo popolare. Storia e catalogazione, Padova 1986