Maschera pesante scolpita in un unico pezzo. caratterizzata da un grosso pezzo di pelliccia bianca applicato nella parte superiore. Gli occhi sono due fori di forma irregolare e al centro il grosso naso. Baffi e barba sono di crini scuri incollati. La bocca è scolpita con grosse labbra tondeggianti con scolpiti in maniera accennata i denti, dipinti di bianco. Il mento è appuntito e con barbetta applicata. (maschera di legno rozzamente scolpita in salcio - venciâr)
La maschera proviene dalla collezione Perusini. Viene indicata come provenienza anche la località tarcentina Sammardenchia. Nell'inventario è riportato che la maschera ha un cartellino con scritto "Sig. Giuseppe Moro, Bulfons (Sgubo) Tarcento 1946".
Ciceri A., Tomât, in Ce fastu?, Udine 1981, a.XXXIII, n.4, dicembre
Ciceri L./ Nicoloso Ciceri A., Il carnevale in Friuli. Mascheramenti e maschere, usi epifanici, Udine 1967