in basso a sinistra: Caucig / auf / Raphael
in basso a destra: Scuola d'Atten
verso, in alto a sinistra: N° 12.450/1933
in alto a sinistra: 8
angolo inferiore destro: 53742
Sul recto particolare della Scuola d'Atene di Raffaello realizzato con linee di contorno a china, con pennino fine, e chiaroscuro a china diluita con pennello. Verso: scena di sacrificio a un'erma, in matita e china diluita. Carta avorio a grana rossa con contrassegno della filigrana: doppia voluta.
Il disegno risale al periodo romano. Nella città papale, dove rimase dal 1781 al 1787, Caucig condivideva l’abitazione con altri giovani pittori, studenti e borsisti dell’Accademia, tra cui Felice Giani (1758-1823), Michael Köck (1760-1825) e Joseph Bergler (1753-1829), quasi coetanei e accomunati dalla medesima passione per il mondo classico e la bellezza ideale propugnata da Winckelmann. L’esercizio di copia dalle vestigia del passato era ritenuto fondamentale nel percorso di formazione dei giovani allievi per perfezionare il disegno e affinare il gusto. I capolavori di Raffaello furono riprodotti da Caucig in numerosi disegni: si tratta di studi di teste a carboncino e biacca, in molti casi ripresi da immagini a stampa, oppure di figure intere, singole o a gruppi, a penna e inchiostro acquerellato, come l’esemplare in esame, quasi certamente delineate dal vero, anche se non si può escludere che il disegno preliminare tracciato in situ venisse finito in un secondo momento.
Bragaglia Venuti C., Francesco Caucig goriziano, 1755-1828. L'uomo, l'artista, il testimone di un'epoca, Udine 2023
Franz Caucig, Franz Caucig. Ein Wiener Künstler der Goethe-Zeit in Italien, Ruhpolding 2004
Franc Kavcic, Franc Kavcic/ Caucig 1775-1828, Ljubljana 1978
Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948