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Il cartone raffigurante "Divino Sacrificio" racchiude l'effigie pittorica entro una nicchia delineata a matita. Lungo l'asse centrale della composizione, visualizzato da un tratto impercettibile, segnato a matita, viene rappresentato un altare dalle dimensioni ridotte: supporta il tabernacolo frapposto a due candelabri, il calice e il libro liturgico, nonché la grande immagine di Gesù in croce. Il sangue gli gronda dalle mani, dai piedi inchiodati e dalla zona intercostale; lo raccolgono nei calici tre angeli sospesi nel vuoto, tra le nuvole e uno sfondo impersonale color ocra; so no sostenuti dalle grandi ali spiegate, variopinte e chiaroscurate come le tuniche e i mantelli che indossano, visibilmente panneggiati; un quarto angelo, in basso a destra, consola con un abbraccio Maria, giovane dai lunghi capelli, inginocchiata ai suoi piedi. Ad officiare la messa, davanti all'alt are, compare un sacerdote con veste bianca e paramenti viola, assistito da un chierichetto mentre annuncia il mistero dell'ostia.
Il cartone raffigurante "Divino Sacrificio" fu realizzato nel 1947 dal signor Mauro Elso, proprietario di una ditta di Terrazzo e Mosaico a Maniago. Il pannello musivo gli era stato commissionato per una chiesa dal signor Lorenzoni Giuseppe di Pietrasanta (Lucca); fu ordinato insieme ad altri mosaici consistenti in una lunetta raffigurante "San Giuseppe", in un riquadro con due "monogrammi", in due pannelli rappresentanti rispettivamente "Buon Pastore e Immacolata" e "Madonna del buon soccorso", per un totale di £ 390.000 (Estratto conto lavori Mauro Elso, Spilimbergo, 8 aprile 194 7). Il signor Lorenzoni conduceva la ditta "Ecclesias Fical Marble Studio, producers and importers" e ordinò "Divino Sacrificio" quale pannello musivo destinato a una pala d'altare delle dimensioni di mq. 2.10, realizzato con lavorazione fine in smalto di Venezia, posto in opera su cassina di ferro (Lettera della Scuola Mosaicisti al signor Mauro Elso, Spilimbergo, 5 febbraio 1946). I cartoni del signor Mauro relativi a "Buon Pastore e Immacolata" e "Divino Sacrificio" furono tradotti nei Laboratori della Scuola Mosaicisti di Spilimbergo con smalti oro, Kg 9.8, canna, Kg 0.3, imperiale, Kg 2.130, carnagione, Kg 15.630, fino, Kg 4.340, comune Kg 53.400 (Scheda materiali impiegati nel lavoro). L'interpretazione musiva dei disegni da par te delle maestranze della Scuola Mosaicisti fu guidata direttamente dal signor Mauro: di persona o attraverso lettere inviate a Spilimbergo egli era, infatti, sempre prolifico di osservazioni sulla resa dei colori, delle sfumature, dei profili, dell'ornato, propinando quei suggerimenti tecnici che dovevano garantirgli il buon esito del lavoro, in sintonia con le esigenze del cliente (si veda, per esempio, Lettera di Mauro Elso alla SMF, Maniago, 16 settembre 1946; lettera di Mauro Elso alla SMF, Maniago, s.d., n° protocollo 151).