cartone, Pittino Gifredo detto Pittino Fred, XX

Oggetto
cartone
Soggetto
simboli scolastici
Cronologia
1956
Materia e tecnica
carta/ pittura a tempera - carta/ carboncino
Misure
cm - altezza 79, larghezza 197
Codice scheda
D_1392
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli
Iscrizioni

recto: ENT

verso: Istituto Tecnico/ Udine

Il cartone raffigurante "Elementi scolastici" risulta lacerato in corrispondenza del bordo destro, con parziale perdita del disegno: quest'ultimo è sagomato in base alla superficie disponibile nella prevista collocazione d ella traduzione musiva sulla parete, e presenta, quindi una maggior dilatazione a destra, in basso, assumendo una forma trapezoidale. Il cartone, squadrato a matita, è definito, sullo sfondo, da sobri verdi, grigi, azzurri e bianchi smorzati, addensati come nuvole sparse su tutta la superficie. Segmenti adiacenti e contigui creano un circuito chiuso particolarmente spigoloso con ripetute segnalazioni di angoli concavi e convessi; la su a struttura estesa in orizzontale collega gli "elementi scolastici" sparsi nel disegno: a sinistra sono infatti rappresentati righello, asta, libri , cartolari e quaderni fortemente stilizzati e vivacemente colorati con prevalente predominanza delle gradazioni di verde e di rosa corallo; a destra moti vi astratti d'impostazione geometrica intonati al color rosa corallo sono affiancati da un mappamondo, da un teleobiettivo, dalla rappresentazione grafica del teorema di Pitagora, dal pallottoliere, da registri, penne e matite variamente colorati.

Il cartone raffigurante "Elementi scolastici" fu realizzato dall'artista Fred Pittino nell'estate del 1956 con l'idea di tradurlo in un pannello musivo destinato ad arredare un edificio pubblico. Il 27 agosto 1956, infatti, negli Uffici dell'Amministrazione Provinciale di Udine, venne firmata un a convenzione tra l'avvocato Giorgio Asquini, vicepresidente della Giunta e il signor Gino Serena, in rappresentanza del Consorzio della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, per l'esecuzione di un pannello in mosaico da collocare sulla parete destra dell'atrio dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "A. Zanon" di Udine (Convenzione tra l'Amministrazione Provinciale di Udine e il Consorzio Scuola Mosaicisti del Friuli, n° 1 2536, Udine, 27 agosto 1956). Il bozzetto e i cartoni, firmati dal professore Fred Pittino, furono tradotti in un piano musivo di smalti vari, dalla superficie di 27 mq, per la cui realizzazione e messa in opera la Scuola Mosaicisti lavorò dal 16 aprile 1956 al 2 maggio dello stesso anno (Anali si dell'opera n° 1058). Per l'esecuzione del pannello a rivolta tura su carta furono utilizzati 50 Kg di smalto "comune", 11 Kg di "carnagione", 16 Kg di "imperiale", 57 Kg di "fino", 800 gr di "oro", 600 gr di "argento", 260 gr di pasta vitrea (Analisi dell'opera n° 1058). Sempre su commissione dell'Amministrazione Provinciale di Udine, l'arredo scola stico dell'Istituto Tecnico era già stato arricchito dalla produzione della Scuola del Mosaico di Spilimbergo: nel mese di giugno del 1956 era stato infatti rifornito di una vasca decorativa con pezzame di pasta vitrea per un totale di 25 mq, realizzata su cartoni del professore Fred Pittino (b.78, part. 105 9); nel mese di luglio dello stesso anno, invece, era stato dotato, nella facciata d'ingresso, di una statua, "Il Geometra" (b. 7 8, part. 1105 a) che, scolpita dallo scultore friulano Silvio Olivo, nel suo periodo romano, venne completamente ricoperta con tessere musive dal la pacata policromia presso il Laboratorio di Spilimbergo. Lo stesso che qualche mese più tardi (ottobre) venne incaricato di rivestire a mosaico una seconda statua destinata ad essere collocata all'entrata dell'Istituto (b. 78, part. 1105 b): trattasi questa volta del "Liber Abaci" (Lo studente di ragioneria), scolpito dallo scultore udinese Max Piccini. I due artisti friulani (Olivo e Piccini) cercarono direttamente la collaborazione con la Scuola Mosaicisti di Spilimbergo perché legati a Fred Pittino, che all'epoca viveva a Udine dove aveva uno studio, laboratorio di pittura, conosciuto come punto d'incontro di alcune delle più illustri personalità del panorama artistico locale ed extra locale.

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