cartone, Tramontin Virgilio, XX

Oggetto
cartone
Soggetto
allegoria della tecnica
Autore
Tramontin Virgilio (1908/ 2002)
Cronologia
1967
Materia e tecnica
carta/ pittura a tempera
Misure
mm - altezza 190, larghezza 730
Codice scheda
D_1404
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli
Iscrizioni

Il bozzetto si sviluppa in senso orizzontale e offre un'ampia panoramica di quello che l'artista intende rappresentare come i progressi della tecnica e le origini della civiltà umana. A partire dal lato destra il tema del progresso si sviluppa in stretto collegamento con le scelte cromatiche: all'origine vi è la natura, gli alberi, le foreste e quindi il tono dominante è quello del verde. Il primo nucleo della composizione è costituito da un tronco su cui, apparentemente in modo casuale, è appoggiata una tavola di legno. La scena successiva chiarisce subito come una casualità sia in realtà per l'uomo uno stimolo all'elaborazione e all'inventiva: due u omini primitivi, nudi e possenti sono intenti a trasportare un'enorme lastra di pietra sfruttando la rotazione di un tronco. Appartiene a questo primo stadio dello sviluppo umano, che l'artista colloca sullo sfondo del verde naturale, anche la scoperta della scrittura e dell'alfabeto rappresentata da alcune lettere di alfabeti antichi e di quello greco in bianco, dalla lettera A in nero inscritta in un cerchio a matita. Se queste scene si dipanano fino a raggiungere la parte centrale del dipinto al di sopra di esse incombe un colore rosso in varie sfumature su cui sono accennati i contorni di mattoni che formano un muro. L'uomo ha perfezionato la tecnica della costruzione degli edifici, è in grado di erigere muri e costruzioni e la sua attività si sovrappone e interviene sulla natura stessa, magari anche minacciandola, come potrebbe far pensare lo stendersi a macchi a d'olio del rosso mattone sul verde della foresta. All'estremità opposta , sul lato sinistra, dominano i toni freddi dell'azzurro e del fuxia a indicare l'ambito e lo stadio delle conquiste più "astratte" dell'uomo nel campo della conoscenza: il teorema di Pitagora, rappresentato dal triangolo con i tre quadrati costruiti sui lati; la pergamena e la scrittura; la musica, con un frammento di spartito su cui è segnata una chiave di violino e una nota (mi) e con una chiave di sol posta però all'esterno dello s partito su quella che potrebbe sembrare una vela. In un piccolo riquadro dallo sfondo a raggi bianchi e neri troviamo un mulino che ci ricollega alla parte centrale del bozzetto, caratterizzata dalle attività umane più materiali e artigianali le gate alla costruzione

Il cartone in esame apparteneva a una serie di quattro bozzetti che il prof. Tramontin aveva compiuto per l'Istituto professionale di Stato di S. Vito al Tagliamento. La serie di pannelli a mosaico, da porsi sulla facciata verso la strada, dovevano illustrare la storia dello sviluppo dell'industria attraverso i secoli. "La tecnica e gli albori della civiltà" è, come indicato sul recto, il secondo pannello: una panoramica generale delle conquiste umane nel campo della tecnica, con largo spazio al campo della costruzione, dalle origini ai giorni nostri. Un verbale di seduta del 14 aprile 1967 documenta che la commissione stabilita per dirigere i lavori di cui faceva parte l'ingegnere Angelo Chiarot, progettista dell'edificio stesso della scuola, ha convenuto di invitare il prof. Tramontin a modificare e rielaborare il bozzetto "dando alle figurazioni una maggiore sintesi eliminando i particolari minuti e cercando di ottenere una caratterizzazione astratta, riducendo quasi la figurazione stessa ad elementi simbolici" (Opere Artistiche per l'edificio Professionale di Stato in S. Vito al Tagliamento, verbale seduta 14 aprile 1967). Dai documenti contenuti dal partitario di lavoro n. 192 (c.16) risulta che il bozzetto di Tramontin non fu scelto come cartone per il mosaico, ma che l'incarico di abbellimento artistico dell'Istituto Professionale di Stato fu affidato direttamente alla Scuola Mosaicisti che designò come autore dei cartoni il maestro Nane Zavagno. Gli accordi tra le parti prevedevano la consegna del lavoro entro il 10 agosto 1969, un compenso all'artista per i bozzetti di L.390.000 e alla Scuola Mosaicisti, per i pannelli in mosaico, di L.1.344.000 (delibera comunale 1 623, Comune di S. Vito al Tagliamento 9 luglio 1969). Lo schizzo del piano di lavoro del nuovo bozzetto di Nane Zavagno presenta un s oggetto astratto: poligoni irregolari, collegati tra loro in una composizione sviluppata i n orizzontale, formano fasce sovrapposte di figure di cui non è dato le conoscere tonalità cromatiche. In data 4 maggio 1970 l'amministrazione dell'Istituto Professionale non ha ancora provveduto al pagamento della fattura per la fornitura dei lavori.

BIBLIOGRAFIA

Venuto D., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000

Pictor imaginarius, Pictor imaginarius. 60 anni dall'archivio della Scuola di Mosaico di Spilimbergo, Spilimbergo 1990