cartone, Baldini Antonio, XX

Oggetto
cartone
Soggetto
san Giovanni Battista bambino
Autore
Baldini Antonio (1899/ 1986)
Cronologia
1939 - 1940
Materia e tecnica
carta/ pittura a tempera
Misure
cm - altezza 29, larghezza 60
Codice scheda
D_1418
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli

Lasciandosi alle spalle uno scenario naturale, campeggia in primo piano, al centro, la figura di San Giovannino, mollemente sdraiato sull'erba argentina. Indica, alla propria destra, la croce su cui cala un drappo bianco con la scritta ecce Agnus Dei, emblema di Cristo che prende su di sé i peccati del mondo.

Per mediazione dell'architetto Pietro Berzolla, amico del professor Baldini, il bozzetto fu realizzato dal Direttore stesso su commissione del reverendo cavalier Martini, prevosto della chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza. Preparatorio per la decorazione della lunetta sovrastante il portale principale della facciata, il bozzetto fu ispirato, per volontà del committente stesso, all'affresco preesistente, attribuito alla scuola dei Campi. Solo dopo un sopralluogo di persona a Piacenza, nell'estate del 1939 il professor Baldini dipinse il soggetto ex novo: elaborò il bozzetto a colori e il cartone al naturale, poi chiaroscurato e tagliato in lotti per la realizzazione del mosaico (Lettera del Commissario della Scuola del Mosaico a mons. De Martini, Spilimbergo, 24 giugno 1940). Rifiutato qualsiasi particolare pittoresco nell'illustrazione del paesaggio, Baldini fece acquistare però peso e consistenza alla figura di San Giovannino, le cui pose aggraziate imitano il manierismo italiano. Il pannello musivo fu però eseguito dalle maestranze della Scuola solo a partire dall'ottobre del 1939 perché "l'unica fabbrica di smalti che esiste in Italia, per chiamata alle armi del principale, ... restò chiusa per diverso tempo" (Lettera del Commissario della Scuola del Mosaico a mons. De Martini, Spilimbergo, 24 giugno 1940). Il lavoro, però, nell'aprile del 1940 non era ancora concluso, in quanto fu necessario far "rifabbricare una gradazione di smalti per il prato, che si era esaurita" (Lettera di Baldini Antonio a Ber zolla Pietro, Silimbergo, 8 aprile 1940). La lunetta raffigurante "San Giovannino" fu quindi spedita solo il 10 maggio 1940 (Lettera di Baldini Antonio a mons. De Martini, Spilimbergo, 17 maggio 1940). Il mosaico, a rivoltatura su carta, montato in ghiera sagomata in ferro, fu realizzato in smalto: canna, Kg 0.060, imperiale, Kg 3.200, carnagione, Kg 8.130, fino, Kg 0.640, comune, Kg 28.675 (Materiali impiegati nel lavoro "lunetta San Giovannino"). L'utile netto, ammontato a L. 121.285, fu così ripartito: il 10% a un fondo di riserva, il 30% alla Scuola, il 5% agli insegnanti, il 55% ai ragazzi, tra i quali gli iscritti al III Corso Didattico lavorarono 86 ore, quelli iscritti al Corso Libero ne lavorarono 738, sotto la guida tecnico artistica del maestro Teia Giuseppe (Liquidazione "Lunetta San Giovannino - Piacenza "; Ore impiegate nel lavoro "San Giovannino"). Il mosaico ottenne l'approvazione del committente se il Commissario della Scuola del Mosaico si sentì di fare la seguente affermazione: "data la cura con cui l'avevamo eseguita, non dubitavamo che la lunetta col S. Giovannino avrebbe riscosso il con senso Vs. e di codesta Parrocchia, ma ci è di grande soddisfazione sentircelo confermato" (Lettera del Commissario della Scuola del Mosaico a mons. De Martini, Spilimbergo, 24 giugno 1940).

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BIBLIOGRAFIA

Venuto D., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000