recto: (note esplicative sulle misure)
varie: sfumatura/ Piano generale definitivo/ N.B. le misure di questo piano annul lano le precedenti*/ le dimensioni sono il vivo del mosaico*/ non tener c o nto delle porte/ Rapp. 1:50
Il bozzetto raffigura il fregio posto sulla parete di fondo della piscina olimpionica raff. da sinistra Apollo, l'auriga con tre cavalli rivolti verso sinistra di cui quello posto all'estremità rampa verso l'alto. Nel mezzo sotto una Minerva volante con scudo e lancia, stanno le figure di Ercole seduto e di Venere, a dx in simmetria con il precedente gruppo equestre, tre cavalli marini condotti da un auriga e rivolti verso dx, all'estremità del fregio un gruppo con le tre muse. Sotto il fregio lo zoccolo costituito da marmo bardiglio su cui si aprono due porte. Sul bordo superiore una serie di numeri, da 1 a 28, che servivano a ricomporre i vari pezzi del mosaico.
Il bozzetto è il piano generale definitivo relativo al fregio della parete di fondo della piscina olimpionica. Il piano è semplicemente tratteggiato a matita e corrisponde perfettamente al bozzetto colorato a tempera (cfr. scheda 20). Come quello, anche questo schizzo si riferisce alla prima versione del fregio che durante i lavori dal 1935 al 1937 subì alcune modifiche. Nel cartone è previsto ancora Ercole seduto, che fu poi sostituito nell'inverno 1935-1936 dalla figura di Nettuno con il tridente, come si evince dalla relazione tecnica e dalla corrispondenza con Alfio Tambosso (ASM, b. 70, fascicolo Foro Mussolini 1933-1940). Il cartone è probabilmente identificabile con il "piano generale definitivo della parete centrale, quo tato con precisione" richiesto da Baldini ad Angelo Canevari attraverso la mediazione di Renato Ricci (part. 56, lettera di A. Baldini a A. C anevari, Spilimbergo 6 dicembre 1934). Prontamente il 7 dicembre 1934 Canevari spedì, insieme al bozzetto a colori, il piano definitivo, che non teneva con to della posizione ancora incerta delle porte. Infatti nel piano le porte appaiono disegnate in maniera provvisoria, tanto che Canevari aveva suggerito di ricoprire tutto con il mosaico del fondo, che poi sarebbe stato eventualmente tolto (lettera di A. Canevari ad A. Baldini, Roma 7 dicembre 19 34). Lo schizzo dà grande importanza allo sfondo che, come Baldini scrisse nella relazione tecnica, nonostante l'apparente semplicità " è costato immensa fatica e ha richiesto la maggior diligenza di tutto il lavoro" (b. 70, part. 54, Relazione tecnica sull'esecuzione nel mosaico parete principale delle piscine coperte al Foro Mussolini).
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