verso: Cartoni n.6 / Prof. Canevari / Parete piscine
verso: n° 134/ 77
verso: A°1
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Il cartone raffigura la parte centrale della figura volante di Minerva, po sta in alto al centro del fregio per la piscina olimpionica e simbolo dell'intelligenza razionale. Mancano le gambe e le braccia protese in avanti, mentre si intravede l'asta e lo scudo circolare sullo sfondo. Il cartone è eseguito a chiaroscuro con contorni ben delineati su carta quadrettata.
Il fondo quadrettato del cartone indica che si tratta della rappresentazione al vero della figura, che Canevari spediva a Spilimbergo per eseguire i l mosaico a rivoltatura e che doveva essere accompagnata dal piano di posa per il corretto assemblaggio delle parti. Il bozzetto si collega a quelli per Nettuno ed Ercole (cfr. schede 23 e 24). I cartoni della parete di fondo iniziarono il 7 dicembre 1934 e furono terminati su carta il 25 ago sto 1935, ma solo alla fine del settembre 1935 l'architetto Costantino Costantini ultimò la parete di fondo della piscina e si cominciò ad applicar vi i l mosaico. L'architetto Moretti era in ritardo nel completamento dell'opera muraria, Canevari insisteva continuamente nel modificare i cartoni, che risultavano peraltro molto approssimativi. Infine Renato Ricci volle inizi are il rivestimento della piscina solo quando tutti i cartoni, delle pareti e del pavimento, fossero state completati (ASM, b. 70, part. 57, lettere di A. Canevari ad A. Baldini s.d., ma marzo 1935; Roma 6 marzo 19 35; 18 marzo 1935; 29 aprile 1935). Man mano che venivano applicati i gruppi, Cane vari faceva apportare correzioni alle figure (Relazione di A. De Marco a R. Ricci, s. d.). Il gruppo centrale fu spostato e abbassato con conseguente rifacimento della zona vicina e le modifiche alla figura di Nettuno, rifatta ed alzata, causarono il rifacimento dello scudo di Minerva (Lettere di A. Tambosso ad A. Baldini, Roma 16.10.1935; Roma ottobre 1 935). In un primo momento si sospese l'applicazione delle figure di Venere, Ercole e Minerva, che si sarebbero dovute rifare completamente, tanto che Alfio Tambosso chiese se il rifacimento doveva essere fatto a Roma o Spilimbergo (lettera di A. Tambosso a A. Baldini, Roma 22 ottobre 1935). Dopo le proteste d i Baldini comunque Canevari decise di rifare solo Ercol e, ma alle altre fi gure vennero apportate modifiche sostanziali che ritardavano i lavori, come si lamentava Alfio Tambosso. La figura di Minerva f u applicata, insieme a quella di Venere, il 1 dicembre 1935 (lettera di A. Tambosso a A. Baldin i, Roma 1 dicembre 1935) ma si dovette rifare il pie de e lo scudo sul "duro" (lettera di A. Tambosso a A. Baldini, Roma 30 ottobre 1935; Relazione d i A. De Marco a R. Ricci). Baldini in una lettera a Canevari si lamentò fo rtemente delle continue modifiche fatte apportare al fregio poiché erano "di carattere sostanziale" (Lettera di A. Baldini a A. Canevari, Spilimbergo 19 gennaio 1936). Il direttore mise in chiaro che tali modifiche esulava no dalla responsabilità della scuola e avvertì Canevari che lavorare a mosaico era cosa ben diversa dalla pittura, dove le velature potevano cambiar e i toni. Nel mosaico le parti andavano rifatte causando squilibri continui con le parti già eseguite aggiungendo: "Se lei rinforza le masse dello s curo nei panneggi e nei cavalli grigietti troverà poi che le masse del chiaro si riveleranno come enormi macchie vuote" poiché i passaggi delle mezze tinte venivano falsati. Baldini consigliò Canevari di disegnare in modo diverso i cartoni in modo che il chiaroscuro fosse più attinente al bozzetto e che i mosaicisti fossero avvertiti "di tenere per i chiari del bozzetto un valore tonale più robusto di col ore anziché più leggero". La posa in opera andava fatta gruppo dopo gruppo partendo dall'Ercole e dalla Minerva nell'asse mediano (Disposizioni per la posa in opera della parete principale piscina Fregio) e l'applicazione delle figure del fregio fu terminata l'8 novembre 1935, anche se il gruppo di l'Ercole al centro della composizione mancava (lettera di A. Tambosso a A. Baldini, Roma 8 novembre 1935) e sarebbe stato completato solo nel 1936.
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