cartone, Deluigi Mario, XX

Oggetto
cartone
Soggetto
composizione astratta
Autore
Deluigi Mario (1901/ 1978)
Cronologia
1955
Materia e tecnica
cartoncino/ pittura a tempera
Misure
cm - altezza 85, larghezza 198
Codice scheda
D_1476
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli
Iscrizioni

recto, nella parte superiore destra del pann. med.: 2° IDEA

recto, parte superiore sinistra del pannello destro: 3 IDEA

foglio dattiloscritto: Il nuovo elaborato, secondo le modalità previste dal bando di concorso, ri prende / alcuni concetti fondamentali del precedente, soprattutto per la s im/bologia degli elementi, ma svolge un nuovo criterio che interpreta de co rati/vamente in modo del tutto moderno, il tema proposto./ La narrazion e c ioè dei traffici commerciali di Venezia viene sinteticamente data / in una struttura a piani ritmici che s'innestano con l'architettura della St a/zi one Nuova di S. Lucia, in un dialogo di mare e cielo leggero e lumino so/ s u cui sono appena accennati nature morte, araldiche e simboli marina ri e a stro/nomici. Alcune scritte verranno riprese dal precedente elabora to e sv olte nei / punti assegnati. Il leone, unico motivo da eseguirsi su fondo o ro, completa il / senso ornamentale del pannello

parte inferiore destra del primo cartone: DELUIGI AMBROSINI

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Si tratta di un montaggio di un foglio di disegno con il progetto definitivo su cui furono incollati un dattiloscritto di Deluigi in alto a sinistra e due pannelli per la parete sopra le biglietterie della stazione ferroviaria d i Venezia. Il pannello più grande (75x190) in basso con una combinazione d i elementi astratti, figurativi e di lettering nei colori verde, rosso e blu vinse il concorso e fu realizzato. In alto nel mezzo il cartone (14x 36) interpreta una seconda versione del mosaico raffigurante "motivi architettonici lagunari, il leone di San Marco, riflessi astratti sull'acqua". Questa è la caratteristica principale di Venezia, ricordata anche dai colori usati che variano dal blu all'azzurro. A sinistra si trova il pannello raffigurante la terza versione (30x100): è il cartone più astratto poiché su una griglia rettangolare molto sfumata si distinguono forme curvilinee ad onda, eseguite con una tecnica divisionista nei toni dal bruno all'azzurro. In alto la parola "VENEXIA" probabile motto del concorso vinto da Mari o Deluigi.

I tre cartoni sono stati assemblati insieme nel pannello, tutti parteciparono al concorso per il grande pannello posto sopra le biglietterie nell'atrio della stazione ferroviaria di Venezia e permettono di seguire il procedimento creativo dell'autore. In basso è collocato il bozzetto che poi fu prescelto poiché aveva rimandi più evidenti alla città lagunare. Il progetto fu elaborato insieme al pittore e teorico, molto amico di Deluigi, Anton Giulio Ambrosini. Il bozzetto riprendeva alcuni concetti fondamentali già elaborati in un altro cartone (cfr. scheda 66) e in particolare l'uso de i simboli che dovevano alludere ai traffici commerciali di Venezia. Nature morte, simboli araldici e marinari, astri e stelle sinteticamente rappresentati sono inseriti, come nella prima versione, in una struttura ritmica quadrangolare che allude al mare e al cielo della città lagunare. L'aria leggera e luminosa si rispecchia nella laguna in un "dialogo" reciproco di struttura ritmiche in cui compaiono figure simboliche e scritte. Rispetto alla prima versione del pannello, la griglia è definita maggiormente nei contorni e nei colori, più vivaci e precisati. A quanto scrive l'artista rispetto alla simbologia, prevalente nel primo elaborato, in quel lo prescelto domina un criterio decorativo che mira a inserire la struttura a piani ritmici nell'architettura della stazione aprendola nel contempo al paesaggi o esterno della città lagunare. Il leone marciano, simbolo della Serenissima e frutto di lunghi studi (cfr. schede 68 e 69), è posto al centro della composizione. Per la sua pregnanza simbolica è l'unico motivo eseguito su fondo oro e completa il senso ornamentale del pannello. Il bozzetto relativo alla seconda versione è simile a quello realizzato nel la commistione d i motivi astratti e figurativi. Forme astratte e dissociazione cromatica, particolarmente adatta a rendere la rifrazione della luce prodotta dalle tessere, caratterizzano la terza versione, nel bozzetto d x, più legato degli altri alle esperienze pittoriche di Deluigi. Negli anni Cinquanta il pittore aderì allo Spazialismo veneto in quadri in cui il concetto di spazio è espresso con strutture, come quelle curvilinee del bozzetto, che coinvolgono forma e luce, mentre le griglie rettangolari di Mondrian perdono l'importanza acquisita negli altri bozzetti. L'interazione tra forma, luce, colore e spazio evidente nel terzo bozzetto continuò nella pittura di Deluig i con la tecnica del grattage (1953-1978), mentre risultò meno importante nei bozzetti musivi dove la committenza preferiva più evidenti motivi figurativi. Gianfranco Pauletto ritiene che la terza idea per il cartone fosse "la più bella e la più completa in assoluto anche se, per poter essere prescelta, aveva il difetto di essere troppo svincolata dal tema "Venezia", ovvero di riferirglisi in maniera eccessivamente metaforica, solo mediante un'allusione di ordine ambientale e architettonico" (Pauletto 1990, p. 15). Nel 1955 Mario Deluigi in collaborazione con Anton Giulio Ambrosini vinse il concorso per il grande mosaico (m 2x20) della stazione ferroviaria d i Venezia con il bozzetto inferiore.

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BIBLIOGRAFIA

Bucco G., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000

Zucchiatti J., La Scuola del Mosaico di Spilimbergo dal 1945 ai giorni nostri, Udine 1993-1994

Deluigi Bianchi C., La decorazione musiva per le centrali ENRL ex SADE, in Mario Deluigi 1901-1978, Milano 1991

Pictor imaginarius, Pictor imaginarius. 60 anni dall'archivio della Scuola di Mosaico di Spilimbergo, Spilimbergo 1990

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