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recto: LIMITE MOSAICO / CURVO R. 181/ ASSE RAGGIO / ANGOLO EV. CURVO / LIMITE MOS AICO / LIMITE SOFFITTO
recto: LETTERE IN ORO / PARETE DI STUCCO GRIGIO / CORRIMANO / LIVELLO I PIANO / M OSAICO ARGENTO/ CURVO / MOSAICO ARGENTO / ASSE RAGGIO / SCALA 1.10
recto: MOSAICO PER LA DECORAZIONE DELLA / SCALA NUOVA DELLA CASSA DI RISPARMIO / AGENZIA DI BOLZANO / TUTTO SU FONDO DI SMALTI BIANCO / CON RIQUADRATURE IN ARGENTO VARIATO / FASCE IN SMALTO ORO E ARGENTO CON / DECORAZIONI IN SMAL TI DI MOSAICO DECORATI / ED ALTRE DECORAZIONI
recto: MARMO / CRISTALLINO
recto: MOSAICO / SMALTO / BIANCO
OMAGGIO A MONDRIAN/ M. Deluigi
Il disegno rappresenta una griglia irregolare formata da fasce discontinue dorate con quadrati blu e rossi, orizzontali e verticali e da riquadrature argentate. Le fasce si incrociano ad angoli retti delimitando riquadrature rettangolari nei colori fondamentali rosso, blu e giallo. Alcune campiture sono colorate interamente, in altre sono inseriti stemmi di regioni e città. Lo schema astratto e geometrica ricorda le opere composte da Mondrian durante il soggiorno statunitense degli anni Quaranta, giustificando così il titolo "Omaggio a Mondrian". Nei rettangoli formati dal fondo bianco con campiture argentee si stagliano in lettere dorate i nomi delle regioni italiane sedi delle Casse di Risparmio. Intorno nelle fasce dorate si dispongono in lettere argentate i nomi di paesi e città sedi di filiali della Cassa di Risparmio relative alla regione. Dall'angolo in alto a sinistra si distinguono i nomi delle seguenti province: PIEMONTE, LOMBARDIA, LIGURIA, UMBRIA, TOSCANA, ABRUZZI, BASILICATA, CALABRIA, SICILIA, VENETO, TRENTINO / ALTO ADIGE, EMILIA, ROMAGNA, LAZIO, CAMPANIA, VAL D'AOSTA, TRIESTE / VENEZIA GIULIA, MARCHE, MOLISE, PUGLE. In basso una linea spezzata simboleggia la scala che fiancheggia la parete decorata, a sinistra una sezione della parete, a destra una porta rappresentate in prospettiva assonometrica. Nell'angolo in basso a destra prove di lettering.
Il cartone fu ideato nel 1955 da Mario Deluigi per l'esecuzione di un pannello decorativo per la parete dello scalone nella sede centrale della Cassa di Risparmio di Bolzano. Il mosaico era inquadrato tra una parete bianca in tessere di marmo cristallino e un'altra a sx in stucco grigio; il cartone prevedeva una disposizione a vari livelli per seguire il dislivello tra il piano terra e il primo piano. Attualmente il bozzetto si trova incorniciato nella segreteria della scuola. Il titolo del pannello Omaggio a Mondrian spiega la griglia irregolare formata da linee discontinue, che si in crociano ad angolo retto delimitando quei campi rettangolari dipinti nei colori primari, che caratterizzano le opere di Piet Mondrian. Nella struttura colorata Mario De Luigi si ispirò alla pittura dell'ultimo Mondrian e a quadri come New York City del 1942 o Victory boogie-woogie del 1 943-1944, caratterizzato dalla sostituzione degli incroci di linee rette c on altre colorate e discontinue, che frazionano in piccoli campi colorati la planimetria dello spazio pittorico. L'ispirazione all'astrattismo ortogonale di Mondrian corrisponde a una breve stagione dell'opera pittorica di Deluigi, evidenziata nel 1949 dalla tavola a rombo delle Litanie della Madonna. L' applicazione dell'astrattismo di Mondrian continuò nel mosaico più a lungo che nella pittura poiché le strutture geometriche, frammentate in linee e campiture quadrate e rettangolari rese nei tre colori primari si adattava molto ben alla tecnica musiva. Come nell'ultimo Mondrian il fondo, non più dipinto di un grigio uniforme, conferiva ampio respiro alla composizione permettendo l'inserimento di simboli che si adattavano alla committenza ricevuta. Esistono ben tre cartoni per il pannello decorativo della cassa d i Risparmio, che doveva essere collocato sulla parete curva che avvolgeva lo scalone a chiocciola nella nuova sede bancaria in piazza Walther, inaugurata nel settembre 1955 (ASM, b. 77, part. 967, lettera de l Presidente Cassa di Risparmio di Udine, Livia S. Giacomello, Udine 27 giugno 1955). De i tre bozzetti, attraverso i quali si può seguire lo sviluppo del progetto, quello schedato è il definitivo, che sostituì quello che prevedeva l'inserimento di figure (animali, oggetti di lavoro) entro l a grande scacchiera "alla Mondrian". Rispetto al bozzetto iniziale la griglia fu resa più complessa da riquadrature argentee frammiste alle fasce d orate, mentre l'inserimento di oggetti figurativi fu sostituito da una combinazione più astratta di stemmi, già usati nel pannello del Genio Civile di Padova, e di paro le. Queste realizzate in lettere dorate sul fondo dei riquadri o in tesse re argentate all'interno delle fasce dorate compongono un accattivante gioco di lettering, in cui la scrittura è intesa nei suoi astratti valori calligrafici e coesiste felicemente con gli elementi cromatici e con la griglia ortogonale. A tal proposito scrive il critico G. Pauletto: "compaiono così le parole, i nomi delle regioni, elaborati tuttavia in modo da diventa re anch'essi forme astratte, pur mantenendo la necessaria leggibilità. Son o idee in cui la valenza puramente decorativa viene decisamente superata d alla preziosissima elaborazione della struttura cromatica, che diventa un valore estetico autonomo, estremamente pregnante nella sua esplicita e dichiarata ricerca di una "sublime" raffinatezza" (Pauletto 1990, p. 15). Il pannello per la Cassa di Risparmio di Bolzano trovare convincenti somiglianze con il quadro Le Litanie della Madonna nel quale a simboli religiosi s i alternano motti latini esaltanti la Vergine e anche con il pannello per la stazione ferroviaria di Venezia (1954) nel quale la scrittura si combina con uno schema astratto e geometrico. Il cartone si data ai primi mesi del 1955, entro comunque il giugno dello stesso anno: fu il secondo ad esse re composto e quello scelto per la realizzazione del mosaico. La commessa offerta alla Scuola di Spilimbergo fu dovuta come sempre all'intervento de l pittore Mario Deluigi, che agiva d a tramite fra la scuola e la direzione della Cassa di Risparmio di Bolzano. Fu egli stesso infatti a presentare il preventivo della scuola datato 16 giugno 1955 (lettera di un funzionari o della Cassa di Risparmio di Bolzano al Consorzio Scuola mosaicisti, Bolzano 20 giugno 1955). La banca accettò il costo, peraltro più elevato di quello comunicato da Mario Deluigi, di lire 80.000 al mq a condizione di abbreviare il tempo di consegna dai sessanta giorni richiesti a quaranta. Il termine da cui partire era la data di consegna delle tessere in oro e argento, che per la quantità, ben 6 50 chili, e il prezzo dovevano essere ordinate alla ditta Orsoni di Venezia. (segue in OSS
Bucco G., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000
Zucchiatti J., La Scuola del Mosaico di Spilimbergo dal 1945 ai giorni nostri, Udine 1993-1994
Deluigi Bianchi C., La decorazione musiva per le centrali ENRL ex SADE, in Mario Deluigi 1901-1978, Milano 1991
Pictor imaginarius, Pictor imaginarius. 60 anni dall'archivio della Scuola di Mosaico di Spilimbergo, Spilimbergo 1990