disegno preparatorio, Deluigi Mario, XX

Le tempere colorate sono stesse con una struttura divisionista "a tesseratura". La parte destra del pannello ha una campitura blu su cui si stagliano le ali del leone.

Il cartone si inquadra nella serie delle commesse a Mario Deluigi da parte della SADE per la decorazione delle centrali elettriche dal 1951 al 1960. I cartoni per la centrale di malga Ciapela furono due: quello realistico raffigurante La Marmolada, eseguito nel 1957 (cfr. scheda 86) e questo, eseguito successivamente nel 1959. Il cartone schedato differisce stilistica mente da quello precedente poiché si rifà al divisionismo astratto ripreso dall'ultimo Mondrian e originalmente rielaborato da Deluigi nei tardi anni Quaranta. Il pannello nella raffigurazione del leone alato si rifà al motivo molto simile elaborato nel 1957 per la centrale idroelettrica di Somplago, cui rimandano il muso dell'animale e la coesistenza di elementi figurali e di lettering. Lo stesso Giacomello riferendosi al mosaico eseguito dal cartone parlò di "fine senso d'arte" probabilmente riferendosi alle novità stilistiche dell'opera (ASM, b. 81, part. 1497, lettera di M. Deluigi a S. Giacomello, Venezia 4 dicembre 1958). Il preventivo per l'esecuzione del mosaico fu stilato da S. Giacomello il 4 dicembre 1958 dopo un vivace litigio epistolare con Mario Deluigi che si lamentò del ritardo del medesimo. L'artista veneziano si rivolse "al caro Giacomello" scrivendo che "questi benedetti padroni bisogna prenderli finché hanno entusiasmo e se li s i trascina troppo non ci provano...gusto!!" (lettera di M. Deluigi a S. Giacomello, Venezia 4 dicembre 1958). Il mosaico raffigurante il leone di Sa n Marco "simboleggiante la potenza marinara della Repubblica veneta" (preventivo di S. Giacomello a SADE, Spilimbergo 4 dicembre 1958) doveva essere posto sulla facciata della Centrale di Malga Ciapela, immediatamente sopra la porta d'ingresso. Il mosaico "a colori" doveva essere e seguito dagli allievi del quarto corso con tessere di pasta vitrea, di smalto comune e d 'oro al costo di lire 45.000 al mq, cui andava aggiunto l'importo di lire 2.500 a mq per la posa in opera pari a un costo complessivo di lire 339.20 0. Il mosaico era una quadrato di m 2.75 per lato pari a una superficie di mq 7.56 e vi vennero impiegati: kg 43.5 di pasta vitrea i n lastre di colo r bianco, kg 26 di pasta vitrea colorata per palladiana, kg 8 di pasta vitrea di color rosso, kg 5 di pasta vitrea color nero e kg 6 di pasta vitrea "A", kg 0.700 di smalto comune e kg 4 di tessere dorate. Il pannello dove va essere posto al riparo degli agenti atmosferici, fu quindi posto sotto un pensilina rivestita di tessere in pasta vitrea di mm 20x20. Un altro cornicione doveva essere posto sotto il mosaico a protezione dell'ingresso. Le cornici furono vivacemente policromate: la cornice della pensilina era di color blu, con una fascia bianca posta immediatamente sotto la cornice, mentre fasce di color rosso inquadravano il pannello figurato. Il rivesti mento della pensilina fu computato in lire 428.970. A carico della SADE sarebbero rimasti come al solito il trasporto, i ponteggi, la manovalanza e i materiali. Il preventivo fu accettato dalla SADE c on l'unica variazione del rivestimento della pensilina: si eliminavano il rivestimento sotto la pensilina e la fascia bianca e si mantenevano le cornici blu pari a mq 9.9 8 per lire 4.000 al mq e le fasce rosse per mq 6.6 a lire 6.600 al mq con una riduzione dalle 428.970 lire iniziali a 422.020. Il mosaico fu iniziato il 21 aprile 1959 e fu posto in opera entro l'ottobre dello stesso anno quando il mosaico fu pagato lire 433.447. Il mosaico è citato fra le principali opere eseguite dalla scuola su "cartoni del prof. Mario de Luigi, docente alla scuola superiore di Architettura di Venezia".