Su una superficie che occupa i cinque sesti del cartone sono stese pennellate materiche e brulicanti ocra e verdi che fanno da sfondo a un vaso decorato con roselline rosse: esso contiene fiori blu e bianchi innervati da i ritmi cadenzati di corolle aperte e chiuse, di steli multidirezionati e di stesure di colore corpose. Dal piano del tavolo, sfuocato con tecnica divisionista su toni di verde acqua, scaturiscono foglie verdastre e marroni le cui estremità protendono verso l'alto come forme soffiate nell'aria.
Il cartone raffigurante "Vaso con fiori" o più specificatamente "Vaso con campanelle" viene realizzato nel 1955 e rappresenta un campione di una ricca serie di composizioni a tema in cui l'artista si lascia affascinare dalla natura morta. Tra queste, le composizioni floreali risultano particolarmente prolifiche: lo si desume dalle numerose segnalazioni presenti nei Registri d'Archivio sulla produzione musiva della Scuola Mosaicisti del Friuli (si veda la bibliografia). Un pannello musivo di piccolo formato raffigurante "Vaso con campanelle" viene tradotto in mosaico nel 1955 dalle maestranze e dagli allievi dei laboratori: ne fanno un saggio didatti co camp ione da esporre nella Scuola; ma la commissione del signor Carrelange di Rouen (Francia) lo destina a una collezione privata il 19 maggio 1 969 (reg. 1, part. 871; reg. 2, part. 871). Nella composizione "Vaso di campanelle", qui illustrata, l'artista ha saputo dare corpo ai soggetti rap presentati senza appesantirli, e soprattutto ha saputo animare e vivificar e una natura morta attraverso pennellate corpose e brulicanti, e attraverso il vigore di cui sono investite le forme dei fiori in alto e delle foglie in basso, che sembrano incarnare il desiderio incomprimibile di espandersi.