cartone, Canevari Angelo, XX

Oggetto
cartone
Soggetto
atleti
Autore
Canevari Angelo (1901/ 1955)
Cronologia
1936
Materia e tecnica
carta da lucido/ inchiostro di china
Misure
mm - altezza 330, larghezza 200
Codice scheda
D_1546
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli
Iscrizioni

Il lucido raffigura due atleti che fanno parte del terzo gruppo di figure che decorano la parete a destra del fregio nella piscina olimpionica del F oro Mussolini. Le figure risultano capovolte rispetto al mosaico: un atleta è visto di spalle, di fronte a un altro che si sta asciugando con un drappo bianco.

Il lucido costituisce il piano di posa per il gruppo dei due atleti in riposo collocati in alto sulla parete a dx del grande fregio. Il gruppo di due atleti era contrapposto a tre atleti in atto di spiccare la corsa, in alto si sovrapponeva un altro registro decorato con tre corridori disposti ritmicamente verso sinistra. I numeri sulle varie parti indicano che il lucido era un piano di posa per ricomporre i vari pezzi del mosaico e come tale non è autografo di Angelo Canevari, ma fu probabilmente tratto da suoi cartoni ad opera dei maestri della scuola. I mosaici parietali furono eseguiti su cartoni di Angelo Canevari; eseguiti con tessere colorate a smalto, occupavano gli angoli della piscina e la parete alla destra dell'ingresso. Le parti centrali delle pareti lunghe erano infatti occupate dalla tribuna e dalle ampie porte finestre, una parete corta era finestrata e quindi il fregio fu posto su quella opposta. Sull'angolo destro rispetto all'ingresso erano rappresentati due atleti in riposo, cui corrisponde il piano d i posa schedato, e due gruppi di tre corridori, rivolti in direzioni tra l oro opposte. Queste figure di corridori furono copiate dagli atleti dipinti da Achille Funi nei "Giochi atletici italiani", un murale presentato nel 1933 alla Triennale di Milano. L'angolo sinistro rispetto all'ingresso era decorato con vari gruppi di atleti disposti su tre file: tuffatori, lanciatori del disco, lottatori, lanciatori del peso e del giavellotto, marcia tori. I cartoni furono utilizzati anche nei mosaici del viale del Monolite attribuiti a Canevari: più precisamente nei riquadri VII, XV, XVIII. Questi mosaici della parte sinistra furono eseguiti successivamente e non da maestranze spilimberghesi. All'angolo opposto confinante con i l fregio, sono rappresentati ancora sei tuffatori nelle varie sequenze de l tuffo, eseguiti contemporaneamente alla parete dx dalla scuola di Spilimbergo. Questi stessi cartoni furono riutilizzati da Canevari non solo nel le pareti della piscina, ma anche nel VII riquadro del viale, dove furono rappresentati tuffatori e nuotatori. Nelle figure degli atleti, invece, Canevari si ispirò ai cartoni che già aveva fornito per l'entrata allo stadio dei marmi. Il ricco archivio della scuola permette di ricostruire con esattezza le diverse fasi dei lavori. Nel dicembre 1934 Canevari aveva già approntato i bozzetti colorati in scala 1:10 e stava iniziando la stesu ra dei cartoni (ASM, b. 7 0, part. 57, lettera di A. Canevari a A. Baldini, Roma dicembre 1934) che fu rallentata da Renato Ricci poiché le murature non potevano essere completate per il 21 aprile (part. 54, lettera di A. Canevari a A. Baldini, Rom a 4 febbraio 1935). Canevari si raccomandò che il fondo delle figure fosse omogeneo soprattutto perché le pareti d'angolo sarebbero state "sempre un po' scure" (lettera di A. Canevari a A. Baldi ni, Roma 17 febbraio 1935). Solo nel luglio 1935 Canevari riprese ad eseguire i cartoni raffiguranti g li atleti per le pareti laterali, sperando di eseguirli con più rapidità d elle figure del fregio (lettera di A. Canevari a A. Baldini, s.d. ma lugli o 1935). La parete con atleti e corridori f u la prima ad essere eseguita d alla scuola, nell'ottobre 1935 Baldini ave va infatti risposto affermativamente alla richiesta di Renato Ricci per i l completamento delle pareti (b. 71, part. 108, lettera di A. Baldini a R. Ricci, Spilimbergo 17 ottobre 1935). Data l'esistenza di numerosi operai disoccupati si confermò a Ricci d i poter consegnare i lavori dopo due me si dalla spedizione dei bozzetti a colori e dei cartoni chiaroscurati al vero.

BIBLIOGRAFIA

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