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lungo i bordi la numerazione della quadrettatura
Il lucido rappresenta nel rettangolo disposto orizzontalmente in alto la p arte montana del bacino idrico del Tagliamento con il corso del Tagliamento e dell'affluente Degano, le centrali di Caprizi, Ampezzo, Somplago. Le linee tratteggiate indicano le condotte forzate. Nel rettangolo verticale s i rappresenta il corso del medio Tagliamento e i paesi più importanti vicino al suo corso: San Daniele, Spilimbergo, Udine. Un terzo rettangolo disposto orizzontalmente rappresenta il basso corso del Tagliamento e la sua foce nel golfo di Venezia. Intorno alla parte centrale costituita dalle tre mappe dell'alto, medio e basso Tagliamento il lucido rappresenta una griglia costituita da incroci ortogonali di strisce ondulate che alludono al corso dei fiumi. Il fondo puntinato compone in alto a sinistra dei moti vi a tri angolo che si intersecano.
Il bozzetto schedato non è un vero e proprio cartone, ma pur rispecchiando l'originale di Deluigi è stato probabilmente eseguito dai maestri della scuola. Lo schizzo è stato realizzato quasi integralmente nel mosaico che decora l'atrio della centrale di Somplago. Il lucido schedato rappresenta il disegno originale invertito poiché serviva per preparare le carte su cui eseguire il mosaico a rivoltatura che doveva essere lavorato a rovesci o per essere visto al dritto una volta capovolto. I bozzetti originali furono infatti riconsegnati a Deluigi in data 20 ottobre 1960. Il lucido si inquadra ancora una volta nella serie delle commesse a Mario Deluigi da parte della SADE per la decorazione della centrale elettrica di Somplagone l 195 7. Rispetto allo stile "realistico schematico" della centrale termoelettrica di Porto Marghera e di quelle idroelettriche di Soverzene, Sospirolo e Malga Ciapela, Mario Deluigi applicò nella centrale di Somplago una decorazione più astratta e simbolica. Lo schema è quello già sperimentato a Soverzene con due pannelli di cui quello sulla dx illustra la mappa idrogeologica del bacino del Tagliamento e quello sulla sinistra i punti di produzione del l'energia elettrica e le reti di distribuzione che fanno capo alla centrale di Somplago. Sulle pareti compaiono liberamente distribuiti i nomi dei fisici e le scoperte scientifiche più importanti dal Settecento al Novecento in una fusione particolarmente riuscita di lettering, elementi astratti e figurativi. Il lucido rappresenta la parete di fondo a dx dell'entrata e rappresenta nella parte centrale in tre rettangoli, disposti alternativa mente in orizzontale e in verticale, il bacino idrico dell'alto, medio e b asso Tagliamento. Il fondo riproduce incroci ortogonali di strisce ondulate, alludenti ai fiumi, elementi puntinati che formano triangoli incastrati, leggibili forse come i picchi montani e piccoli soli simboleggianti for se la produzione idroelettrica. Lo schizzo fu realizzato molto fedelmente nel mosaico. Secondo la figlia dell'artista "E' nella c entrale di Somplago (1957) che Deluigi ottiene i suoi risultati migliori: lo schema dei soggetti sulle pareti principali si mantiene immutato rispetto a Soverzene, ma viene accentuata la connotazione simbolica: lo schema di distribuzione e le mappe dei fiumi si presentano come una rete di linee, dalle cromie accentuate, venendo quasi a confondersi con le ampie zone di giochi puramente decorativi, dove soli raggianti di dimensioni dilata te scandiscono lo spazi o" (Deluigi Bianchi 1991, p. 114). Nei pannelli di Somplago l'artista veneziano tenne conto delle esperienze compiute nella decorazione della cassa di Risparmio di Bolzano, di cui elimina i palesi riferimenti alle linee di Mondrian per mantenere lo schema cromatico a ortogonali del fondo, che acquista autonomia decorativa. Caterina De Luigi Bianchi constata nei pannelli di Somplago una grande sapienza nell'uso del materiale. Numerosi sono i rimandi alla composizione del pannello per la stazione ferroviaria di Venezia (1955). Da quest'ultimo, secondo la figli a di Deluigi, "vengono qui ripresi alcuni stilemi espressivi, soprattutto sulle pareti laterali che in quadrano quelle centrali, nelle quali elementi di scrittura ed elementi astratti coesistono felicemente", come appunto nel bozzetto schedato (Deluigi Bianchi 1991, p. 114).
Bucco G., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000
Zucchiatti J., La Scuola del Mosaico di Spilimbergo dal 1945 ai giorni nostri, Udine 1993-1994
Deluigi Bianchi C., La decorazione musiva per le centrali ENRL ex SADE, in Mario Deluigi 1901-1978, Milano 1991