disegno, Pignon Edouard, XX

Nudo femminile. Figura distesa di fianco con braccia e gambe piegate. Foglio di un blocco da disegno con cornice e vetro. Sotto il passe-partout è visibile il bordo ondulato, tipico dei blocchi da disegno, strappato per estrarre il foglio.

Il disegno fa parte di un album composto da cinquanta fogli non numerati che l'artista realizzò nel 1972 a Six Fours, cittadina francese sul Mediterraneo. In esso egli ritrasse il corpo nudo di un'unica modella in diverse pose. Scorporato l'album, i disegni vennero esposti singolarmente alla Galleria del Girasole nel novembre 1974 con alcuni dipinti. Edito dalla galleria e curato da Giuseppe Marchiori venne pubblicato in contemporanea un testo in gran formato che riproponeva idealmente l'intero album presentando in sequenza tutti i cinquanta disegni. Grazie all'amicizia con Giorgio De Cillia, figlio di Enrico e attivamente impegnato nella gestione della galleria fino a occuparne la direzione nel 1989, Pignon espose spesso in mostre personali e collettive la sua opera a Udine. Conservati da Giorgio De Cillia i fogli vennero donati in gruppo nel 1994 al Comune di Treppo Carnico assieme ad alcuni dipinti del padre per incrementare la collezione della pinacoteca, continuando l'opera di Enrico De Cillia. Pignon descrive con dei veloci tratti di matita il profilo del corpo. La rapidità con cui egli ritrasse questi nudi è testimoniata dalla presenza di segni sovrapposti per rendere più chiaramente certi dettagli della figura e da cancellature assai frequenti. L'artista scegliendo determinate inquadrature o suggerendo le posizioni alla modella esalta alcuni particolari anatomici proposti con forme sintetiche e abbozza soltanto le altre parti, rinunciando ad una descrizione precisa. L'interesse è indirizzato verso la trattazione morbida e curveggiante della figura femminile resa con volumi pieni. Secondo Marchiori l'erotismo di questi disegni è trasmesso dall'atteggiamento rilassato e libero del soggetto affrontato. Pignon, nato da una famiglia di minatori, si era trasferito alla fine degli anni Venti a Parigi per dedicarsi alla pittura. Qui aveva conosciuto Picasso di cui era diventato amico e collaboratore. Nel dopoguerra lavorò su una serie di temi tra cui la lotta tra galli e le bagnanti.