in basso a sinistra: Foschiatti 45
Su una strada protetta da un'alta staccionata, una donna, che sosta a braccia conserte sulla destra, si volta di tre quarti verso il riguardante incrociando il suo sguardo. Ai suoi piedi si trova una botte, poco distante giace un barile. La donna indossa una gonna di colore scuro, una camicia e ha il capo coperto da un fazzoletto da testa che le copre la fronte scendendo a ombraggiarle gli occhi. Sullo sfondo, una donna che trasporta un secchio si incammina per la strada volgendo le spalle a colui che guarda. La sua figura è avvolta in un vestito di colore scuro e il suo capo è coperto da un fazzoletto annodato sulla nuca.
Fin dagli esordi, negli anni della collaborazione con Loris Pasquali, conclusasi nel 1936 (cfr. Giobatta Foschiatti, 1995, p. 9), Foschiatti rivolge la sua attenzione agli aspetti "più semplici e quotidiani della vita rurale. "Il Vetturino", disegno a matita del 1930, ripreso successivamente con varie tecniche, "All'osteria" del 1938, "Stanchezza" dello stesso anno e "Papà" del 1940, sono brevi e sintetici racconti, dove il segno inisivo e nervoso, riprende attimi di "vita comune"" (cfr. Giobatta Foschiatti, 1995, pp. 9-10). Il tema indagato e la tecnica d'esecuzione permettono di accostare in particolare quest'opera a "Le amiche", un disegno a matita grassa del 1950 esposto a Gorizia, al Circolo della Stampa, nell'ambito della mostra collettiva degli artisti goriziani (cfr. Giobatta Foschiatti, 1995, p. 18, p. 92, fig. 8).
Giobatta Foschiatti, Giobatta Foschiatti. 1930-1988. Il processo creativo, Udine 1995