Il bozzetto presenta una superficie policroma allungata e fitoforme che si espande in orizzontale fino ad intersecare una seconda forma verticale che sembra farle da appoggio. Il fondo è quasi interamente nero fatta eccezione per una porzione all'estrema destra del cartone che è stata lasciata al grezzo per rendere visibile una sagoma umana attraverso la quale possiamo valutare le reali dimensioni dell'opera finale.
Il mosaico tratto da questo cartone è un intervento di grande modernità: una parete di cemento armato diventa spazio fluttuante grazie al mosaico. La dimensione monumentale e la luce del giorno che gioca con le sagome musive scostate dalla superficie muraria lo rendono protagonista assoluto del luogo. Si è voluto ricoprire un muro con un elemento naturale, l'edera, e trasformarlo in una quinta architettonica squarciata da un segno musivo che, nella zona d'ingresso, tende al cielo. Rivive la metafora della luce divina che accompagna l'uomo durante la sua vita: dalla creazione, alla vita terrena, allo spirito.